Regia di Julia Ducournau vedi scheda film
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Niente da dire, i francesi si che li sanno fare certi film (Alta Tensione, Frontiers, Them, Martyrs, The Horde, ecc.) e questo non è da meno, anche se proprio di horror non si tratta. Quasi un capolavoro indigeribile.
commento di Lupo65Opera di declassamento dell'essere umano da uno stato superiore (veterinario) a cannibale aggressivo in una condizione di immaturità e cattività sessuale
leggi la recensione completa di SupersonicoSe vi è piaciuto “ Possession” con Isabelle Adjani e’ il vostro film gli altri sono tenuti ad astenersi.
leggi la recensione completa di claudio1959Semi-horror con qualche tendenza di metafora (l'assurdo ed inutile nonnismo delle meravigliose università francesi). La protagonista ricorda alcune movenze della Adjani in Possession. Finale notevole. Voto 7.
commento di ezzo24Bel film. Un horror sui generis, molto diverso dai soliti film del genere. Mi ha fatto rimanere attaccato al video fino alla fine, forse ti portava ad immaginare il finale, in ogni caso molto originale. Peccato che "gherrit" non abbia visto tutto il film, come dice nel sui commento, si è perso qualcosa di veramente unico nel genere horror.
commento di tivuissimoprima di arrivare a metà film, disgustato e incavolato ho sospeso la visione. Mi preoccupa che a tanta gente queste nauseabonde visioni piacciano. Mala tempora.
commento di gherritE continua a sgocciolare, caldo e denso, rosso e metallico, ben dopo la fine. Di nuovo crudo, grezzo, grondante. Vivo, perché affamato.
leggi la recensione completa di mckPer farsi del male.
leggi la recensione completa di giansnow89Uno dei migliori horror dell'ultimo lustro!
leggi la recensione completa di Genga009Opera prima di una sensibile regista francese che nel ruolo dell'adolescenza intravede un periodo particolarmente critico. Un dramma intenso, che tenta di raccontare il disagio giovanile. Nel fare questo svolta, con consapevolezza, nell'horror più realistico. Ch'é poi quello del malessere esistenziale.
leggi la recensione completa di undyingIl film che tutti vorrebbero girare.
leggi la recensione completa di cazzeggiatore del millennioQuesto film della regista francese Julia Ducournau è disturbante e malato, non rinuncia a nulla per sconvolgerci ma non lo fa a discapito della sceneggiatura e dell'accuratezza formale e psicologica...
leggi la recensione completa di Strauch_72Un dramma disturbante che mette in scena il rapporto tra due sorelle vittime della stessa atroce pulsione. Un affresco imperdibile della nuova generazione horror francese che toglie il fiato e resta con te.
leggi la recensione completa di ChiappoLa nouvelle vague horror non è morta (!) ma è viva (?) e vegeta in questo 'RAW' eccessivo e alienante!
leggi la recensione completa di starbookLa potenza di una messinscena coinvolgente e sicura, capace di mettere in fila diverse sequenze di grande effetto, è messa al servizio di un racconto che talvolta sfiora l'assurdo ed è complessivamente ben lontano dalla perfezione.
leggi la recensione completa di pazuzuTra radicalismo alimentare e iniziazioni ancestrali, il film sviluppa attorno alla 'cruda' realtà della natura umana la teoria del primato genetico su quello culturale, agitando il sospetto che i piccoli animali che alleviamo come figli nella rassicurante cattività dell'ambiente domestico potrebbero ben presto volerci azzannare alla gola.
leggi la recensione completa di maurizio73Il senso di sazietà che fornisce la carne, i brandelli lacerati e sanguinolenti che sanno placare istinti rimossi o tenuti sotto controllo. La metamorfosi di Justine è irreversibile e senza scampo. Un horror splatter che sconvolge ma che possiede una sua dignità nell'ambito del genere; e alcune valide, isteriche scene cult.
leggi la recensione completa di alan smithee