Regia di Joseph Losey vedi scheda film
Non è male, ma secondo me è lontano dai capolavori di Losey. La vicenda è interessante, nel suo svelarsi graduale con flash-back ma, nonostante questi ultimi, la lunga parte in appartamento è un po' troppo statica. La storia "d'amore" - se così si può chiamare il sentimento che lega i due protagonisti - è però interessante e descritta bene. Fin da subiro il rapporto è contrassegnato dalla sfida e dalla rivalità, e sicuramente anche dall'ambiguità. Lui la tratta con sufficienza e ostilità, ed è forse questo che attrae l'altezzosa dama di alta società, abituata a dare ordini, alle maniere mielose, e ad avere tutti ai suoi piedi. Lei, da parte sua, affronta l'attrazione che sente nascere dentro di sé con un sentimento di chiusura e di rifiuto, che però non la salvano dalla passione. Ciò non è determinato dal suo essere sposata (anzi...), ma dalla superbia e dalla volontà di dominare e controllare ogni situazione. Entrambi cadono l'una nelle braccia dell'altro, ma le tempeste e i contrasti nei loro cuori non si attenuano neanche allora.
Quanto al resto, il film soffre un po' di una visione classista della società, e quindi un po' schematica ("io so in partenza quelli che solo danno e quelli che solo prendono", dice l'ispettore Morgan). Nello stesso ambito, il regista dà una stoccata alla parzialità della polizia inglese, questa forse giusta.
In generale, comunque, si guarda volentieri, perché a soffrire è più il paragone con gli altri film di Losey che questo film in sé. Da segnalare, inoltre, gli attori, che sono tutti bravi.
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