Regia di Greg Tiernan, Conrad Vernon vedi scheda film
I prodotti del supermercato hanno una loro anima, e sono certi che una volta superate le porte del negozio, accolti nelle case degli umani (considerati divinità) li aspetti una vita rosea e piacevole, salvo scoprire di aver sempre vissuto in una menzogna: gli dei sono mostruosi assassini.
Un vero peccato avere un'idea di certo nuova e divertente, e non saperla sviluppare.
E non parlo del black humor, che può piacere o meno, offendere o meno, ma che oggettivamente, può essere ben fatto.
Parlo del fatto che è, secondo me, stata messa troppa carne sul fuoco: non è facile fare un film con battute che colpiscano diverse categorie, con un plot legato alla religione, che però parli pure di sessualità e che voglia in qualche modo riprendere l'horror.
Punto a favore del film è l'ossimorico legame tra dialoghi e motivi sicuramente da adulti e disegni e musiche assolutamente infantili.
Per il resto, purtroppo, un grande no: i personaggi sono tutti stilizzati quasi all'estremo, e benché ce ne siano alcuni che si vedono più spesso, non hanno alcuno spessore.
Il film non fa ridere. Piuttosto noiosa l'avventura del cibo che spera di salvarsi e non essere buttato in pentola scorre lenta.
E se per caso aveva come scopo quello di suscitare una qualche riflessione sull'eterna disputa scienza/religione, non fa nemmeno quello.
Davvero un peccato, soprattutto perché da Seth Rogen (che ne ha collaborato sia al soggetto che alla sceneggiatura) non ce lo saremmo aspettato.
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