Regia di Herz Frank vedi scheda film
Lvorare, lavorare, lavorare, per il trionfo del socialismo.
E' la celebrazione di un eroe del lavoro dei kolkoz degli anni '50 attorno a Riga, e attraverso di lui la celebrazione delle fattorie collettivistiche stesse. Sempre che il documentario dica il vero sul protagonista, doveva essere un uomo molto valido umanamente e professionalmente. Si ha anche la sensazione di un uomo che credeva sinceramente in quel sistema.
Il tono e l'intento del documentario sono certamente celebrativi, ma comunque non retorici e altisonanti. Questa formula è certamente da preferire ai toni roboanti dei classici cinegiornali. E' un'opera tranquilla e quasi lirica in certi punti. E' ovvio tuttavia che non vengano menzionati argomenti spinosi...
La Lettonia fu contesa e occupata da tedeschi e sovietici tra il 1941 e il 1944, quando Stalin l'annesse all'URSS e ne deportò nei gulag gran parte della popolazione. Nel documentario si accenna solo alla madre dell'eore che fu fatta prigioniera in Germania, ma non si dice nulla delle deportazioni sovietiche. L'esaltazione dei kolkoz e dell'eroe del lavoro va fatta rientrare nello sforzo del regime sovietico di organizzare da zero una società di stampo collettivistico in un terra dove era stata appena fatta tabula rasa.
Col senno di poi, è comunque interessante vedere questo documentario come testimonianza storica, che peraltro ha i suoi pregi formali.
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