Regia di Robert Zemeckis vedi scheda film
Scrivo una recensione completa nonostante la mediocrità del film per una riflessione su questo genere di pellicole, di regola parto di angloamericani. Premetto che per me il crimine violento e l'omicidio, anche quando giustificato da eventi storici tipo guerre e lotte di liberazione, è come la merda: inevitabile, ma comunque mi fa schifo. Invece in questo genere di sottoprodotti, con la scusa che tutto va bene per ammazzare gli odiati tedeschi - ovviamente tutti indistintamente nazisti - c'è un tale compiacimento e una tale esaltazione nelle sparatorie, pugnalate e strangolamenti che fa veramente schifo: come la merda. Odiosa la scena di Pitt che strangola l'ufficiale tedesco, odiose le mitragliate dell'improbabile coppia che da soli, oltre all'innocente ambasciatore, falcidiano molti altri innocenti e un intero battaglione di crucchi. Questo esprime il modo di essere angloamericano, in cerca di un nemico da abbattere per sfogare la loro inesauribile sete di violenza; e se il nemico non c'è, pazienza, se lo inventano come ben dimostra la storia recente in Irak. Tornando allo specifico, la coppia di assassini patriottici, in seguito a tale edificanti esperienze, convoleranno a nozze e partoriranno una bimba, anche se bruttina. Vita familiare da Mulino Bianco in Europa, anche se la guerra non è finita. Tedio e fastidio per le smancerie della coppia: ma a questo punto qualcosa di nuovo succede, e il film diventa guardabile. Non svelo di cosa si tratta, ma mi limito a dire che il crimine di stato, le spietate e odiose leggi di guerra e le regole infami sul sospetto spionaggio sono accettate come cosa ovvia a cui sottomettersi per amor di patria, secondo regista e sceneggiatori. Non un'ombra di riflessione, di disgusto per ciò che si è costretti a fare. Ammazzare degli sconosciuti perchè così hanno deciso i capi di stato è cosa normale, si va a fare mattanze come se si andasse a fare il turno da impiegati di banca, magari solo con un po' di paura di lasciarci la pelle. Questa supina, immorale e ottusa accettazione della guerra e dei suoi crimini è l'essenza del film, cui un Brad Pitt stranamente irriconoscibile e completamente inespressivo ha prestato la sua faccia, spalleggiato da una mediocre Marion Cotillard. Certo, non siamo al livello infimo del "Soldato Ryan" quando gli "eroici" americani sparano ai soldati tedeschi con le braccia alzate; ma siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Disse il Gran Maiale, quello che aveva promesso lacrime e sangue: meno male che abbiamo vinto, altrimenti a Norimberga ci stavamo noi.
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