Regia di Robert Zemeckis vedi scheda film
A Casablanca, nel 1942, due agenti segreti britannici (Brad Pitt e Marion Cotillard) devono assassinare l'ambasciatore tedesco di stanza in Marocco. I due non si conoscono ma finiscono per innamorarsi. Tornati in patria, dove stanno crescendo la loro bambina, emerge un fatto inquietante: lei sarebbe un'agente del controspionaggio tedesco. Lui, sotto minaccia, viene messo in guardia dai suoi superiori. Che fare a questo punto?
Zemeckis è quasi sempre una garanzia di qualità, originalità e spettacolo. Con Allied pesca dal cilindro una spy-story che riecheggia tanto Ninotchka quanto il famosissimo Casablanca di Michael Curtiz (stessi ambientazione, sottotrama rosa e finale in aereoporto), lavorando di fino sulle ricostruzioni sceniche e su un plot dalla linearità esemplare (merito dello sceneggiatore Steven Knight, già regista di Redemption e Locke). Se la prima parte del film fatica a decollare, concedendosi eccessivamente all'estetismo vecchio stile delle scenografie, ai risvolti glamour e ai vellutati movimenti di macchina, nella seconda l'azione di intensifica, la trama si ispessisce e la vicenda del marito dubbioso non può che coinvolgere anche lo spettatore più algido.
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