Regia di James Franco vedi scheda film
Furbetta l’idea di Franco di prendere un curioso personaggio passato per il cinema in maniera del tutto originale, e di farne, più che la rappresentazione, la vera e propria imitazione. Divertente comunque il risultato (e impressionanti e meritevoli di applauso tutte le rassomiglianze dati dagli interpreti con gli “originali”), se si esclude la mezz’oretta introduttiva prima dell’apertura del set del film “The Room”, un po’ noiosa e insignificante, che avrei visto meglio sintetizzata in cinque/dieci minuti. Ma tutta la vicenda poi si svolge con una sequenza di gag che viaggiano brillanti sull’autostrada dell’assurdità umana totale del protagonista, e dell’assurdità con cui tutto il suo progetto si sviluppa fino ad arrivare in porto. Si inciampa solo un po’ nel personaggio del co-protagonista, reso un po’ troppo sul tono del ridacchiante/isterico (anche se ritengo che Franco abbia voluto attenersi anche in questo caso alla realtà dei fatti), e sul finale come al solito, trattandosi di cinema americano) troppo condito di sviolinate e melensità. Interessante invece il lunghissimo post-finale realizzato con le immagini di repertorio.
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