Regia di James Franco vedi scheda film
TFF 35 - FESTA MOBILE
L'incredibile determinazione che portò il misterioso ed ambiguo Tommy Wiseau a realizzare, a sue complete spese, con fondi di dubbia provenienza, un film tutto suo in qualità non solo di protagonista, ma pure di regista, senza potersi definire preparato o predisposto per nessuno dei due complessi ruoli, non poteva essere più coerentemente affrontato da altri se non dall'irrefrenabile attore, regista e molte altre cose, James Franco.
Un uomo, il Franco, da ben 7 film da regista nel solo 2017, più i film in cui è solo interprete, produttore o sceneggiatore, e le serie tv che l'instancabile e un po' megalomane "artista" ha inserito nel proprio variegato carnet di impegni.
E un artista che, al contrario del vero Wiseau, è bravo a dirigere, ed ottimo ad interpretare qui i tratti di un individuo misterioso sin dall'età anagrafica, e da un sacco di altre incognite che ancor oggi sono celate dietro la sua ingombrante, esibizionista ed esagerata figura pubblica sempre un passo oltre il limite del kitch e della sfrontatezza più disarmanti.
Il film ne ripercorre, con ironia e divertimento, ma senza tuttavia volerlo massacrare, le tappe caratteristiche che portarono l'eccentrico improvvisato regista ed attore ad incontrare il suo inestimabile amico attore Greg Sestero, in realtà più che un amico, l'amante platonico dal momento del primo incontro alla scuola di recitazione, ed elemento cardine che indusse il nostro uomo a dare inizio, e pure una malaugurata fine, alla sua unica micidiale avventura cinematografica: The Room, micidiale forse ancor di più delle opere al risparmio di quell'irresistibile irresponsabile di Ed Wood, già un cinquantennio prima.
Un film spassoso, questo The disaster artist, che sa riflettere semiseriamente sul significato del raggiungimento di un obiettivo di vita, come lo era divenuto per Wiseau il portare a termine la sua opera.
Derisa e sbeffeggiata, quest'ultima, ma comunque in grado di suscitare sentimenti, e non certo di lasciar freddo ed insensibile il malaugurato pubblico che non riuscì a perdersi le poche programmazioni di cui il film usufrui'.
Franco raduna un cast di nomi anche noti, dal fratello Dave nel ruolo del biondo da telenovela Sestero, agli amici e colleghi goliardici di riferimento come Seth Rogen, al cameo di icone devastate dal lifting come Melanie Griffith, o ancora bellissime nonostante il lifting come Sharon Stone.
Ma lui, James Franco, occhio chiaro e capello corvino nel ruolo di Wiseau, irrefrenabile, incontenibile, esibizionista anche a costo di fare figure pessime, e' perfetto: il migliore di tutto e di tutti.
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