Regia di Carlo Campogalliani vedi scheda film
Una donna pilota ha un incidente col suo piccolo aereo turistico sulle Alpi, nei pressi di Bolzano. Cade, ma non si fa nulla di grave; trascorre però la convalescenza in un paesino lì vicino, dove fa amicizia con un bel ragazzo, fidanzato. La fidanzata in questione non la prende bene...
È un prodottino senza particolari ambizioni, questo Cuori nella tormenta, firmato da un esperto di commedie 'popolari' (nel significato migliore del termine) come Carlo Campogalliani, classe 1885 e una lunga carriera alle spalle, anche – e soprattutto – nel cinema muto; con un copione da lui stesso firmato insieme a Sergio Amidei, il Nostro confeziona un'operina brillante dagli argomenti standard (sostanzialmente un triangolo amoroso, per riassumere proprio ai minimi termini, che come è ovvio si risolve nella maniera migliore), ma con accenni un po' sopra le righe o quantomeno peculiari, come l'ambientazione in un paesino delle Alpi o la protagonista che è una donna pilota di aereo, cosa senz'altro giudicata ardita nel 1940 in cui la pellicola esce. Bene, non c'è altro: ma quel poco ha una scrittura solida, gode di efficaci interpretazioni ed è diretto dalla sapiente mano di Campogalliani: per intrattenere il pubblico contemporaneo basta e avanza, mentre oggi un film come Cuori nella tormenta può essere visto con una certa nostalgia per quel nostro cinema propositivo e ben organizzato. Gli attori nei ruoli centrali del cast: Dria Paola, Silvia Manto, Mino Doro, Camillo Pilotto: in una particina c'è anche il futuro regista (di b-movies, principalmente) Roberto Bianchi Montero. Ma la curiosità più grande attorno al lavoro è naturalmente la presenza di un Alberto Sordi appena ventenne in una parte neppure minuscola, ma comunque marginale; considerate le velleità canore e la carriera da doppiatore già intrapresa da Albertone, risulta se non altro bizzarro trovarlo qui doppiato. 4/10.
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