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Dopo l'amore

Regia di Joachim Lafosse vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Dopo l'amore

di alan smithee
7 stelle

La casa come teatro di guerra tra due coniugi alla deriva,che non possono vivere separatamente per ragioni di tipo economico,e che si sforzano di costruire barricate e mura invalicabili all'interno delle macerie di un ex focolare domestico.Un film ben scritto, con dialoghi e situazioni credibili che evita facili sentimentalismi ed inutili retoriche

 

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"Una volta quando si rompeva un frigo, si cercava prima di aggiustarlo: ora invece lo si sostituisce al primo problema". Questa la diagnosi pratica e saggia di una madre anziana ma ancora bella (è la sempre splendida Marthe Keller) nei riguardi di sua figlia (Bérénice Bejo) che, dopo dieci anni di matrimonio e due gemelle bellissime, è agli sgoccioli nei confronti del marito architetto (il regista e talvolta attore Cédric Kahn): sono costretti a condividere la bella casa con giardino che si sono comprati e riammodernati, perché nessuno dei due riesce a riscattare la quota dell'altro. E, tra i due, la donna non può più trovarsi davanti agli occhi lo sguardo dell'uomo che un tempo ha amato profondamente, e che ora respinge con una repulsione quasi inquietante.

Dopo l'amore non solo l'indifferenza, ma addirittura la repulsione, il disgusto di condividere un ambiente in comune.

L'economie du couple, questo il titolo originale del film belga del valido regista Joachim Lafosse, scandaglia le derive drammatiche e imbarazzanti ove porta un disamore che rende impossibile anche solo poter pensare di salvare il salvabile di un rapporto ormai inevitabilmente corroso, non fosse altro che per salvaguardare l'interesse della prole, vera vittima di dissidi intestini inesorabilmente irreparabili.

Forte di dialoghi potenti che rispecchiano la cruda tendenza di molte unioni allo sfascio, interpretato validamente dal terzetto di attori straordinari già citato, After love evita abilmente piagnistei e lungaggini per affrontare di petto gli egoismi e le prese di posizione di due adulti che rinnegano loro stessi, indugiando in comportamenti irrsponsabili ed egoisti in nome di un orgoglio che nasconde solo insicurezza ed insoddisfazione non esclusivamente legati al rapporto di coppia, ma pure alle singole ed individuali esperienze di vita e singole realizzazioni.

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