Trama
Dopo quindici anni di vita insieme, Marie e Boris decidono di divorziare. Marie è colei che ha comprato la casa in cui hanno vissuto con le due figlie ma Boris, che l'ha completamente rinnovata, non ha altro posto in cui andare. Nessuno dei due è disposto a rinunciare alla loro abitazione.
Approfondimento
DOPO L'AMORE: QUANDO FINISCE UN AMORE
Diretto da Joachim Lafosse e sceneggiato dal regista con Fanny Burdino, Mazarine Pingeot e Thomas van Zuylen, Dopo l'amore racconta la storia di Marie e Boris che, dopo quindici anni di vita condivisa, decidono di divorziare. Marie era stata colei che aveva comprato la casa in cui vivono con le loro due figlie mentre Boris l'ha completamente rimessa a nuovo. Dal momento che Boris non può permettersi di trovare un altro posto in cui trasferirsi, i due devono continuare a condividere l'abitazione, con tutte le conseguenze del caso.
Con la direzione della fotografia di Jean-François Hensgens, le scenografie di Olivier Radot e i costumi di Pascaline Chavanne, Dopo l'amore conta sulle interpretazioni di Bérénice Bejo e Cédric Kahn, chiamati a dare corpo e anima a Marie e Boris. A descrivere meglio il progetto sono le parole dello stesso regista, in occasione della partecipazione di Dopo l'amore alla Quinzaine des Réalisateurs 2016: «Da un incontro con Mazarine Pingeot è nato il desiderio comune di realizzare un film sulla coppia. Entrambi volevamo mostrare le fortissime emozioni che si celano dietro ai conflitti, spesso generati dal denaro. Mazarine è solita lavorare con Fanny Burdino mentre io sono abituato a collaborare con Thomas van Zuylen. Io e Thomas abbiamo scritto la sceneggiatura, l'abbiamo mandata a loro, per le revisioni e le aggiunte. Dopodiché abbiamo cominciato a preparare le riprese: da quel punto in poi, ho lavorato solo con Thomas e gli attori. Per quanto mi riguarda, la sceneggiatura può dirsi finita solo quando il film è terminato: bisogna essere pronti sempre a rimettere mano al lavoro di scrittura, cercando di adeguarsi alle esigenze di realizzazione e alle nuove idee che vengono in mente anche agli attori. Il contributo degli attori, a cui il personaggio deve calzare perfettamente e accuratamente, è stato fondamentale. Dopo l'amore non sarebbe quello che è senza il loro apporto.
Boris e Marie sembrano entrare in conflitto a causa del denaro. Boris proviene da un background meno privilegiato di Marie. In una coppia, i soldi rappresentano spesso uno dei motivi per cui si litiga ma per Boris e Marie non è la causa profonda della controversia. Il denaro non è la ragione per cui non possono più amarsi... è semmai il pomo della discordia, dietro cui si celano altri malesseri. Boris e Marie non riescono a stabilire quanto hanno dato l'uno all'altra, forse perché sin dall'inizio della loro relazione non è mai stato chiaro quanto ognuno investisse nella coppia. Del resto, sono i piccoli accorgimenti che fanno grandi le storie d'amore. Il denaro può fornire una delle chiavi di interpretazione del film ma il mio punto di partenza era quello di voler sottolineare la sensazione di tristezza che accompagna ogni separazione: quando ci si sposa e si hanno dei figli, non si pensa mai che tutto possa finire da un momento all'altro. Per Boris e Marie è tutto ancora più difficile da sopportare a causa dei soldi: decidendo di separarsi, devono continuare a vivere sotto lo stesso tetto perché lui non può permettersi una nuova casa. Non ne ha i mezzi: i prezzi degli affitti nelle grandi città sono proibitivi, soprattutto per una personale sola.
Boris e Marie devono inoltre relazionarsi continuamente con le figlie, una coppia di gemelle molto turbate dalla situazione ma anche molto comprensive delle regole che la madre impone in casa al padre. Marie è colei che detta le regole, è il capo. Boris non ha voce in capitolo ma la situazione lo obbliga a rivedere il suo ruolo. Nessuno dei due trova un punto in comune e nelle loro liti c'è qualcosa di molto infantile. La madre di Marie, invece, interpretata da Marthe Keller, spera in una riconciliazione: come molte persone della sua generazione, ha accettato il compromesso secondo cui l'amore si trasforma in amicizia con il passare del tempo.
Nonostante tutto, Dopo l'amore non è una tragedia. Nonostante tutto, Boris e Marie hanno ancora qualcosa da fare insieme».
Trailer
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Commenti (11) vedi tutti
Situazione angosciante ma comunque ci sono coppie che vivono la stessa cosa in case molto meno belle...
commento di Artemisia1593Una coppia logorata con due figlie si avvia alla separazione, ma il cammino è molto doloroso per tutti.
leggi la recensione completa di BalivernaBen fatto, ma noioso e storia insignificante; voto 3
commento di stokaiserFinalmente un film che dica qualcosa,che non lasci l'amaro in bocca...su un tema cosi' scottante,assolutamente non perdetelo...per nessuna ragione...nemmeno se vi aspetta la moglie !!!
commento di ezioMetti dentro un film Berenice Bejo, come una volta si faceva per miss Penelope maritata Bardem pensi di aver fatto un film. Dove vai se la storia non ce l'hai ? Che poi storia non significa scontri, esplosioni, colpi di scena o accumulo di situazioni. Solo, un racconto. Qui, Lafosse, tranne i duetti cangatteschi Marie-Boris non racconta nulla.
commento di maurri 63Va bene Bérénice Bejo in visione ma questa Pellicola Franco/Belga e' troooppo sonno-lenta ! voto.0.
commento di chribio1Ciao Noventano, lo so che ami molto i BLOCKBUSTER U.S.A. , tipo CAPTAIN MARVEL (pero' non ci hai scritto la recensione, perche'?) ma non ti ricordi quanto erano belli certi film da CINEFORUM ?
leggi la recensione completa di noventanoprobabilmente non aggiunge molto di nuovo rispetto alla conoscenza dell'argomento trattato, ma la realizzazione è impeccabile (qualcuno potrebbe dire "pure troppo"...)
commento di giovenostaprobabilmente non aggiunge molto di nuovo rispetto alla conoscenza dell'argomento trattato, ma la realizzazione è impeccabile (qualcuno potrebbe dire "pure troppo"...)
commento di giovenostaFilm d'autore da manuale, ma trasmette poco...
leggi la recensione completa di Carlo CerutiLa casa come teatro di guerra tra due coniugi alla deriva,che non possono vivere separatamente per ragioni di tipo economico,e che si sforzano di costruire barricate e mura invalicabili all'interno delle macerie di un ex focolare domestico.Un film ben scritto, con dialoghi e situazioni credibili che evita facili sentimentalismi ed inutili retoriche
leggi la recensione completa di alan smithee