Regia di Kelly Fremon vedi scheda film
C'è poco da fare, quando ci si mettono, gli americani questo tipo di film lo sanno fare alla grande. Prendi un'adolescente, né troppo brutta, nè troppo bella, collocala in un contesto familiare non agevole e fa che frequenti una scuola dove non riesce ad integrarsi. Mettici un amore impossibile e uno non compreso. Ah! non scordare l'insegnate buono a salvare il mondo degli adulti. Ne esce 17 anni (e come uscirne vivi), ben diretto, ben scritto e ben recitato. Come nelle migliori esperienze di genere, ovviamente ciascun elemento trova alla fine la sua corretta collocazione, il che, in fondo, rende tali storie assolutamente inverosimili, perché col cavolo nella vita vera è così! Inversosimile ma del tutto rassicurante ed è questo che lo spettatore chiede: fammi sentire che non sono stato un pesce fuor d'acqua e che, in fondo, immedesimandomi nel protagonista ne incarni l'evoluzione positiva. Una sorta di transfert verso chi, ormai adulto, cerca conforto ai propri conflitti portati avanti da un'età difficile per antonomasia. Insomma, se chiedete una visione spensierata, con tanti sorrisi e molta nostalgia, di quella buona, questo è il prodotto che fa per voi.
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