Regia di Peter Chelsom vedi scheda film
Nel complesso a mia figlia adolescente è piaciuto molto , a me molto meno.
In una parola, melenso. mamma mia quanto è melenso.
In alcuni punti la storia si ravviva, ma in compenso ha parecchi punti con lo sbadiglio libero.
Tutto inizia con un' astronauta che non dice la verità prima di partire, perché se era sincera e parlava della sua gravidanza Marte lo guardava in foto; naturalmente questa bugia si conclude con un neonato orfano e non adatto a vivere sulla Terra a causa del suo sviluppo in assenza di gravità. Poi il bambino diventa un ragazzino ed infine un adolescente, che spinto dagli ormoni riesce a convincere la Nasa a riportarlo sulla Terra. Qui naturalmente scappa per trovare suo padre... però per prima cosa cerca la sua amica conosciuta su internet... cioè qui basta un temporale e addio connessione. Lui chattava da Marte con una linea della Nasa e non è mai stato scoperto; sì che è circondato da scienziati. Comunque torniamo alla fuga ormonale, Tulsa lo trova svitato come pochi , senza documenti e con palesi problemi a relazionarsi con le normali situazioni della vita di tutti i giorni; e che fa? Ci scappa insieme, non si pone il dubbio nemmeno quando è chiaro che si stanno impegnando molto per ritrovarlo. Per lei è chiaro, i cattivi sono quelli della Nasa. Il finale è l'unico momento del film un pochino meno scontato.
Nel complesso a mia figlia adolescente è piaciuto molto , a me molro meno.
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