Regia di Gareth Edwards vedi scheda film
Sterilità. Attori senza carisma ed alcun fascino. Una sceneggiatura rammaricante. Una totale incapacità nel trasmettere emozioni, sensazioni e la personalità dei recitanti. I dialoghi sono molto deboli per poi divenire del tutto inconsistenti nel secondo tempo.
Sterilità.
Attori senza carisma ed alcun fascino.
Una sceneggiatura rammaricante. Una totale incapacità nel trasmettere emozioni, sensazioni e la personalità dei recitanti.
I dialoghi sono molto deboli per poi divenire del tutto inconsistenti nel secondo tempo.
Anche le inquadrature diventano, in modo pressante nel secondo tempo, insopportabilmente da telefilm di serie B.
Solo le ambientazioni e le inquadrature in campo lunghissimo sono di qualità, l’unica cosa che ormai non manca nei film per il grande pubblico, ma sono solo fugaci apparizioni.
Non solo si svela un intensissimo impegno nel non elaborare la trama e nel non dire nulla di nuovo, ma il regista guida verso la fiera delle banalità: il padre che muore nelle braccia della figlia dopo un atteso ricongiungimento, i continui e insopportabili salvataggi a sorpresa in extremis…
Tutto e solo basato sullo spara, spacca e sfascia. Il culmine dell’encefalogramma piatto si condensa nel samurai pistolero, riesumato per dare un po’ di carattere(inesistente) in una sparatoria infinita, che altro non fa che agitare il suo fucile (naturalmente a pompa per accalappiarsi il pubblico facile).
Se gli storici Star Wars sono un atto di amore con un partner ammaliante,
Rogue One è l'incontro cinico e adiaforo con una meretrice,
per il tripudio di chi cerca un atto svogliato senza emozioni ma con una meccanica squallida estremamente ripetitiva.
Notevole l'ultima scena di Darth Vader che rivela, unico caso nel film, cura nella sua preparazione e nell'inquadratura ben studiata. Altra scena da notare lo schianto dei 2 destroyers.
In assoluto il peggior Star Wars di sempre.
Un successo sull'onda della moda di massa.
O tempora, o mores!
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