Regia di Zhang Yimou vedi scheda film
Gli effetti speciali profusi riempiono gli occhi di tinte sgargianti e proiettano immediatamente nel microcosmo mitologico immaginato.
La Grande Muraglia: è lei la possente protagonista della pellicola firmata da Zhang Yimou. Dando credito a una delle sterminate leggende in circolazione sugli arcani motivi alla base della costruzione del complesso murario, Zhang architetta un blockbuster d'avventura dall'afflato ameno, che intreccia wuxia e fantasy con esplosiva prestanza spettacolare. Lo script di Carlo Bernard, Doug Miro e Tony Gilroy, rielaborazione di un canovaccio di Marshall Herskovitz, Max Brooks ed Edward Zwick, è schiettamente consuetudinario, ma la scanzonata naïveté con cui regista e sceneggiatori dirigono i giochi agisce a favore: sebbene i diversi pasticcetti di scrittura non siano comunque perdonabili, gli effetti speciali profusi (digitali e artigianali) riempiono gli occhi di tinte sgargianti e proiettano immediatamente nel microcosmo mitologico immaginato, fatto di decine di reparti militari pronti a morire (spicca quello delle acrobate armate di lancia), mattanze di mostruose creature verdi, palloni aerodinamici primitivi e valutazioni morali sull'avidità, che induce gli uomini all'autodistruzione. Con lunghi capelli raccolti da un codino, Matt Damon porta l'abito di un eroe rudemente caparbio, poi addolcito dalla bella comandante Jing Tian. Suo socio e amico è Pedro Pascal. C'è pure una parte per Willem Dafoe. Per Zhang è il primo lungometraggio di co-produzione Stati Uniti-Cina.
Ieratiche le musiche composte da Ramin Djawadi.
♥ BUON film (7) — Bollino VERDE
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