La recensione su The Great Wall

di champagne1

7 stelle

Da 60 anni li stavamo aspettando. E ora ci siamo.

Un gruppo di mercenari europei batte le strade della Cina alla ricerca della mitica "polvere nera", capace di far vincere loro ogni guerra.

Una notte, aggredito da una strana creatura, il manipolo viene decimato. Sopravvivono William e Pero che si portano dietro una zampa staccata al misterioso animale che li aveva attaccati. Quando raggiungono un avamposto dell'esercito imperiale collocato sulla grande muraglia, la zampa diventa un lasciapassare che permetterà loro di assistere alla più incredibile delle battaglie.

I punti di forza di questa pellicola sono l'azione, il mistero, l'elemento fantasy e poi le straordinarie coreografie e i costumi mostrati durante tutto il corso del lungometraggio. Scene spettacolari in stile kolossal, con una cura raffinata per i particolari colti da una minuziosa e attenta fotografia, si alternano a scene di computer-grafica ormai sempre più realistiche.

Semmai il punto più debole della storia è il passaggio evolutivo del personaggio di William, da cinico mercenario a intemerato combattente per una giusta causa, in maniera non proprio intelligibile.

Ma d'altra parte uno con la faccia di Matt Damon non può che fare sempre e comunque il "buono".

Questa coproduzione sino-americana, diretta dal regista due volte Leone d'Oro a Venezia, Zhang Yimou, risulta essere la più costosa pellicola mai realizzata da un regista cinese. Non ha certo l'intensità e la profondità di Lanterne Rosse, ma essendo volutamente un film di intrattenimento, senza altri obiettivi, come tale va giudicato e io posso dire di essermi divertito a guardarlo.