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Perdutamente

Regia di Jean Negulesco vedi scheda film

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La recensione su Perdutamente

di Baliverna
8 stelle

Un sadico in amore che incontra una masochista in amore: ecco che la coppia si riconosce e si attrae da subito, per poi marciare assieme verso l'autodistruzione. Secondo me è così che si può riassumente la trama di questo intenso melodramma (da consigliare ai suonatori di violino, oltre che agli amanti del cinema). Jean Negulesco di film ne ha fatti precchi, anche di mediocri, e devo dire che non mi aspettavo gran cosa quando ho letto il suo nome. Sarà però per uno stato di grazia da parte sua, e certamente per l'efficace sceneggiatura (ottimi i dialoghi), ma siamo in presenza di un buon film, teso e profonfo, che scava attentamente nei meandri di una relazione amorosa malata e marcia sin dall'inizio. E' curioso osservare come il personaggio di Garfield, che con tutti è abbastanza amichevole e buono, con lei - sin dalle prime battute - mostra un dichiarato sadismo. E' volutamente duro e ruvido, la offende e la umilia, e lei proprio da questo suo atteggiamento sembra essere attratta. Indimenticabile la scena di quando riceve il biglietto di lei mentre sta facendo le prove a teatro: ignorandola smaccatamente in modo per nulla giustificato dalle circostanze (l'orchestra pende dalle sue labbra), lui in quel momento praticamente la uccide. E' così che succede anche nella realtà: uno sgarbo gelido e crudele dato in quel dato momento e in quel dato modo, può portare una persona alla disperazione, alla pazzia, al suicidio. Ciò che è curioso nel personaggio di lui è che la sua durezza non è dettata da una mancanza d'amore, o da egoismo, ma proprio quasi dall'inconfessata perversa volontà di ferirla e farla soffire. Molto bello ritengo il luminoso personaggio della madre, donna saggia che invano ammonisce il figlio mentre procede sulla via della rovina. Dall'altra parte abbiamo un padre sciocco, qualunquista, superficiale, che non capisce nulla della vita e delle persone. Ragiona solo in termini di denaro e successo. Bravi sia Garfield che la Crawford, specializzata in ruoli di innamorata pazza (vedasi Anime in Delirio). Oscar Levant, grande pianista, si abbandona ai suoi soliti vezzi sui tasti, qui non troppo a lungo. Negli extra del dvd viene svelato un trucco irriconoscibile a occhio nudo: non è Garfield che suona il violino, ma ben due violinisti che prestano ciascuno una delle due mani necessarie a suonare.

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