Trama
Billy Lynn è un soldato diciannovenne che rientra a casa insieme ai sopravvissuti di uno squadrone militare impegnato nella guerra in Iraq nel 2005. Come gli altri compagni, prova sulla sua pelle la differenza tra il modo in cui viene raccontata e percepita la guerra in patria e il conflitto realmente combattuto sul campo quando partecipa in Texas a un tour promozionale della vittoria, offerto come premio dal presidente Bush.
Approfondimento
BILLY LYNN: UN DRAMMA SULLA GUERRA IN 3D
Diretto da Ang Lee e sceneggiato da Jean-Christophe Castelli, Billy Lynn si basa sull'omonimo best seller di Ben Fountain e racconta la storia del diciannovenne soldato Billy Lynn, che insieme ai commilitoni dello squadrone Bravo diventa un eroe nazionale dopo una straziante battaglia in Iraq. Tornati in patria temporaneamente, Billy e i suoi commilitoni vengono portati in giro per la nazione per quello che è un tour di celebrazione dal sapore patriottico. Attraverso dei flashback, che culminano nello spettacolare spettacolo durante l'intervallo della partita di football del Giorno del Ringraziamento, il film rivela ciò che è realmente accaduto al battaglione, rivelando una realtà di guerra che si allontana di molto da quella che l'America percepisce.
Con le scenografie di Elizabeth Keenan, i costumi di Joseph G. Aulisi e le musiche di Jeff e Mychael Danna, Billy Lynn segna la prima collaborazione tra il regista Ang Lee e il direttore della fotografia John Toll (due volte premio Oscar), chiamati a ridefinire i confini della narrazione cinematografica girando con un 3D nativo ad alta risoluzione mai sperimentato prima. L'obiettivo di entrambi è quello di sviluppare empatia tra i soldati della vicenda raccontata e il pubblico, permettendo a quest'ultimo di entrare in contatto con le sensazioni dei primi sia in campo di battaglia sia al ritorno in patria. Il ricorso al 3D nativo (con risoluzione 4K) è stato fortemente voluto dal regista, desideroso di sperimentare nuovi formati cinematografici, come si evince dalle sue stesse parole: "Dopo Vita di Pi, ho scoperto che nel realizzare film in 3D non si aggiunge solo una terza dimensione ma anche una risoluzione molto più alta che si traduce in un frame rate a cui non siamo abituati (120 frame al secondo). Il risultato non è applicabile solo ai film spettacolari o a quelli di azione ma anche alle opere che raccontano di situazioni drammatiche. Il modo in cui con il 3D guardiamo le cose e il grado di impegno che vogliamo il pubblico metta in atto nel guardare un film in 3D sono qualcosa che va al di là del personale. Parliamo del futuro, di qualcosa di molto più grande. E penso che il futuro possa essere molto emozionate ed eccitante".
La storia di Billy Lynn ha da subito affascinato Ang Lee, colpito dal viaggio letterale ed emotivo che Ben Fountain fa compiere al personaggio. Contrapponendo le celebrazioni dei militari di ritorno in patria come eroi di guerra e le atrocità della guerra stessa, Fountain imposta il suo romanzo puntando sui dilemmi interiori del protagonista. Contro la guerra ma al tempo stesso a favore dei militari impegnati in qualcosa più grande di loro, il romanzo è stato dato alle stampe in un momento in cui gli Stati Uniti erano chiamati a fare i conti con i traumi (soprattutto psicologici) che i militari di stanza in Iraq si erano portati a casa. Mentre nessuno si è mai chiesto cosa prova veramente un soldato durante un conflitto, Fountain si interroga sui sentimenti che un militare prova quando, dopo aver vissuto gli orrori della guerra, si ritrova immerso in una situazione artificiale come quella delle celebrazioni in giro per la nazione o in diretta televisiva.
Il cast
A dirigere Billy Lynn è il regista, sceneggiatore e produttore taiwanese Ang Lee. Noto per le sue opere che spesso analizzano il rapporto tra modernità e tradizione, Lee si è trasferito a New York nel 1978 e ha esordito nel 1992 con Pushing Hands, a cui fa seguito Il banchetto di nozze, Orso d'oro al festival di… Vedi tutto
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Commenti (5) vedi tutti
Questo film è stato girato in HFR (120 frame al secondo – la normale riprese cinematografica non va oltre i 24 – 4k di risoluzione e 3D), perciò il film che vediamo è diverso da quello pensato da Ang Lee, che si può vedere in pochissime sale al mondo. È un bel film ugualmente, ma ne è stato penalizzato poiché è passato come una meteora: peccato!
leggi la recensione completa di laulillaCinque anni dopo il successo de La Vita di Pi, Ang Lee ritorna con un film tratto da un romanzo di successo e caso letterario in America proponendo uno sgardo inconsueto e originale sul concetto di guerra e, soprattutto, sulla sua rielaborazione (che sia di accettazione o di rifiuto poco importa) ad opera del sistema e dei mass media.
leggi la recensione completa di YellowBastardIl Panem et Circenses dell'ultimo Ang Lee è quello che riproduce nel classico agone di una fossa dei leoni dello sport nazionale di maggior richiamo, la convergenza delle tematiche più care al cinema liberal antimilitarista insieme a quelle altrettanto sfruttate delle sirene e delle edulcorazioni del quinto potere. Scontata fureria hollywoodiana.
leggi la recensione completa di maurizio73Eroi di guerra celebrati un giorno e dimenticati il resto della vita: la squadra Bravo si batte affinché tutto ciò non si verifichi, rendendosi conto di come la massa non riesca a comprenderli veramente. Lee gira con la classe che lo ha reso grande,ma si perde in raffronti scontati che rasentano la pedanteria.
leggi la recensione completa di alan smitheeBuon lavoro di Ang Lee
leggi la recensione completa di Furetto60