Regia di David Michôd vedi scheda film
Molti anni dopo l'inizio della campagna statunitense in Afghanistan, un generale dalla fama di "uomo d'acciaio", turbato dalle lungaggini delle operazioni sul territorio, matura la volontà di compiere un'impresa che rimarrà nella storia, "domando" un'intera provincia ribelle. Per questo migliora le relazioni con le autoritàò afghane, compreso il presidente Karzai ed intraprende un tour in patria ed in Europa per cercare sostegno. La prima operazione della campagna, però, si conclude in un fallimento; ma il colpo di grazia per le ambizioni del generale lo dà un articolo di periodico particolarmente critico. In seguito a ciò, il generale viene sostituito con un suo simile. Questa commedia di ambientazione bellica effettua una descrizione minuziosa delle azioni del generale e del suo staff; descrive i rapporti con l'alleato afghano, che non sono certamente da pari a pari; mostra lo scarso gradimento che le truppe americane riscontrano sul territorio; evidenzia la forte influenza che media e diplomazia esercitano nei confronti dei piani militari. Brad Pitt interpreta discretamente il proprio ruolo. Difetto principale del film è che, pur essendo una commedia d'impronta satirica, non fa ridere; il ritmo è molto lento, gli eventi pochi, e prevedibili. Probabilmente, uno spettatore statunitense sarebbe in grado di comprendere ulteriori sfumature del film; a me è sembrato di assistere ad un documentario o, al più, una narrazione biografica; pertanto, trovo validi questi aspetti dell'opera; per il resto, è noia.
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