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War Machine

Regia di David Michôd vedi scheda film

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La recensione su War Machine

di will kane
4 stelle

E' oggetto di discussioni, anche aspre, e di polemiche varie, la "fuoriuscita" dei film prodotti da reti televisive moderne, come Netflix o Amazon: vedi l'ultimo festival di Cannes, ove in molti hanno vivamente protestato sulla presentazione di "Okja", ritenendo ingiusto che un lavoro realizzato per la diffusione via Rete fosse in concorso come gli altri film. Pur ammettendo delle ragioni di produttori ed esercenti, il fatto che questi lungometraggi siano fatti con nomi di punta, maestranze degne di pellicole di prima categoria, sostanzialmente li pone al livello dei lungometraggi "normali"; la differenza principale è che, oggi come oggi, non siamo in grado di stabilire quanti spettatori realmente fruiscano della visione di una produzione del genere. "War Machine" ha una delle star di maggior peso del cinema americano odierno, Brad Pitt, come protagonista, ed è diretto da un autore di culto, l'australiano David Michod, che diresse "Animal Kingdom", cult di una manciata di anni or sono. Il film si inserisce nella tradizione delle commedie di ambiente militare, come "M.A.S.H.", e narra la storia di un generale dalle grandi ambizioni, che vorrebbe segnare una pagina importante di Storia chiudendo l'ormai annosa guerra in Afghanistan, ma viene tradito dalle proprie aspirazioni e dalle troppe aperture ad un giornalista che proviene dal mondo della musica. "War Machine" è ben impaginato, ma se voleva essere una satira non morde a fondo, e se invece commedia avrebbe voluto certificarsi, nella seconda parte comincia a prendersi troppo sul serio e fa sfumare le comunque non troppe occasioni di divertimento: da Michod ci si aspettava di più, anche se conduce gli interpreti con mano salda. Giudicato "mai così sopra le righe" da qualche critico un pò drastico, Brad Pitt fornisce un'interpretazione interessante, di un ottuso di carattere, dalla postura strampalata, dalla chioma platinata e dalle movenze goffe, ed è una delle cose più meritevoli di nota di un lungometraggio che progressivamente si sgonfia, pur senza precipitare. 

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