Regia di Tom Ford vedi scheda film
Dramma sentimentale acuito dal thriller di sottofondo che ne accentua le asperità. Ben recitato, ben girato e sicuramente inconsueto per alcuni versi.
Due storie in una, in realtà lo stesso dramma trasposto su un libro dal protagonista. La tensione in tal modo diventa molto sfaccettata, più elaborata e intensa del normale, perché lo spettatore sa che le vicende del libro sono inventate, eppure si identifica subito nella protagonista, viene portato a interrogarsi sul vero ruolo della finzione scenica e alla fine cede, è costretto a empatizzare due volte col protagonista (interpretato dal sempre bravo Jake Gyllenhaal), durante il sovrapporsi delle due storie che lo coinvolgono e che convergono in qualche modo nel triste finale. Nemmeno a dirlo, la forza della pellicola è decisamente nel montaggio e nella sceneggiatura, capaci di armonizzare perfettamente i due meccanismi narrativi, nonché nei bravi attori su cui spiccano, oltre a Gyllenhaal, il bravo Michael Shannon e l'intensa Amy Adams. Particina poco incisiva anche per Laura Linney.
Bel film, tensione sempre viva e palpabile.
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