Regia di Tom Ford vedi scheda film
dove si dimostra che ognuno di noi, leggendo, si costruisce il proprio cinema mentale ...
C'è da dire subito che Tom Ford il cinema lo sa fare. Ha il senso dell'inquadratura perfetta, della composizione delle immagini, della scelta dei colori. Niente è lasciato al caso in questa pellicola che gioca addirittura su tre piani: il presente di una ricca gallerista che ha perso o sta perdendo tutti i suoi affetti (il marito la tradisce, la figlia non ha tempo per lei, il primo amore si rifà vivo solo per vendicarsi sottilmente del suo ormai lontano tradimento), il suo passato che ritorna in alcuni flash back e il romanzo che il primo marito (il grande amore di cui sopra) le ha inviato in bozze e che noi "leggiamo" attraverso la sua immaginazione, ovvero nelle immagini e con i volti che la donna si costruisce mentalmente, leggendolo. All'eleganza distaccata della sua casa, dove tutto traspira ricchezza e solitudine, si oppone così una vicenda dura e violentissima, alla Cormac McCarty; dentro al film alla Tom Ford (in cui colori, personaggi e ambienti possono rimandare al presidente "A Single Man"), si inserisce un film completamente diverso, cupo e sanguinolento, popolato da caratteri rozzi, che poco sembra avere a che vedere con il mondo di Ford. In realtà, il finale - davvero notevole - darà un senso alle due storie, scoprendo come il romanzo dedicato dall'ex marito all'ex moglie costituisca la rivincita e la vendetta dell'uomo sulla donna che lo considerava un debole e un perdente.
Il film è piuttosto inquietante, spiazzante. Merita una visione attenta. Notevoli e tutti in parte gli attori.
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