Trama
Seymour "The Swede" Love, rampollo di una famiglia ebrea appartenente alla classe medio-alta del New Jersey, fu una star sportiva ai tempi del liceo ed è ora un imprenditore di successo. La sua vita perfetta però si disintegra gradualmente a causa delle turbolenze politiche che attraversano gli anni Sessanta.
Approfondimento
AMERICAN PASTORAL: L'AMORE DI UN PADRE PER LA FIGLIA
Diretto da Ewan McGregor e sceneggiato da John Romano, American Pastoral segue nel corso di alcuni decenni le vicende di una famiglia americana la cui idilliaca esistenza va in frantumi a causa delle turbolenze sociali e politiche che cambieranno il tessuto della cultura americana per sempre. Capofamiglia è Seymour "Swede" Levov, leggendario atleta ai tempi del liceo e imprenditore di successo che ha sposato Dawn, un'ex reginetta di bellezza e ha ereditato la fabbrica di guanti dal valore di milioni di dollari dal padre. L'apparenza perfetta della vita di Swede, pilastro della sua comunità e modello di riferimento, crolla quando l'amata figlia sedicenne Merry scompare in seguito all'accusa di aver commesso un atto violento nel pieno della contestazione degli anni Sessanta (alimentata dall'impopolare guerra in Vietnam). Swede allora tenterà di tutto per ritrovarla e riunire la sua famiglia, scoprendo qualcosa che lo scuote nell'animo e lo costringe ad affrontare il caos che sta plasmando il mondo moderno circostante.
Con la direzione della fotografia di Martin Ruhe, le scenografie di Daniel B. Clancy, i costumi di Lindsay McKay e le musiche di Alexandre Desplat, American Pastoral si basa sull'omonimo romanzo di Philip Roth, che racconta i profondi cambiamenti di mezzo secolo di vita americana. L'adattamento si concentra soprattutto sulle ricerche di Swede della figlia e su temi come l'incertezza, i destini mutevoli, la famiglia e la perdita. La scelta dei produttori è stata quella di rendere American Pastoral la storia di un uomo che nutre nei confronti della figlia un amore forte e disinteressato, che non muta nonostante gli alti e bassi della vita. Passa così quasi in secondo piano la contestazione nei confronti della guerra in Vietnam, un conflitto che nella popolazione americana ha causato malcontento e ribellione.
Curiosità
Philip Roth, scrittore statunitense tra i più importanti romanzieri ebrei di lingua statunitense, ha visto le sue opere più volte trasposte per la televisione e il cinema. Al premio Pulitzer per la narrativa nel 1998 proprio per American Pastoral, si devono infatti i soggetti di La ragazza di Tony (1969), Se non faccio quello non mi diverto (1972), La macchia umana (2003), Lezioni d'amore (2008), The Humbling (2014) e Indignation (2016).
Nei suoi romanzi spesso autobiografici, Roth usa un alter ego, il cui più famoso è quello di Nathan Zuckerman, che in American Pastoral funge da narratore. Mentre in American Pastoral Zuckerman ha il volto di David Strathairn, in La macchia umana è interpretato da Gary Sinise.
American Pastoral (in italiano, Pastorale americana) fa parte di quella che viene definita la "trilogia americana", ovvero un insieme di tre romanzi storici, completata da Ho sposato un comunista e La macchia umana.
Il cast
Protagonista di American Pastoral è l'attore Ewan McGregor nei panni di Swede Levov. Due volte candidato ai Golden Globe e noto per i suoi ruoli di ampio respiro in film tra loro molto diversi (da Trainspotting e Moulin Rouge! a L'uomo nell'ombra e Il pescatore di sogni), McGregor è stato scelto prima come attore e… Vedi tutto
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Commenti (12) vedi tutti
Film parossistico, con la sindrome da Gotham City e attori che si rifiutano di invecchiare. Ma la Fanning ancora recita? McGregor come regista da rivedere.
commento di moviemanTentativo poco riuscito di mettere in scena la rivoluzione sessantottina e cambio generazionale, viaggiando per vie traverse e scontrandosi frontalmente con un macigno di considerevole consistenza. La storia all'inizio regge e cattura l'attenzione poi decade nell'assurdo.
commento di GabryLedMesto, cupo, tragico e disperante come pochi. Voto 7.
commento di ezzo24La storia in sé è miserella, povera di stimoli, poco verosimile. Tutto è centrato sulla forte emotività. 5
commento di putrellaMcGregor meglio come attore che come regista, ma il tentativo è lodevole.
commento di Arch_StantonUn bel film ma distante anni luce dal capolavoro di Philip Roth
commento di ndsStoria di una ragazzina psicopatica che andrebbe presa a calci nel culo dalla mattina alla sera. Bravi gli interpreti, film evitavile Voto 5+
commento di arcarsenal79La storia de "lo svedese", un bravo ragazzo di origine ebraica che, da bravo ragazzo, idolo del college, cresce e affronta la vita nei difficili anni '60.
commento di ENNAHDramma familiare, un pò pesante, ma incisivo.
leggi la recensione completa di Furetto60Questi film tratti da romanzi hanno un po' stufato,piccoli polpettoni nauseanti,anche questo non convince in pieno,ma questa figlia che va e viene come vuole, non e' ricercata ???....ha detto al padre di aver fatto tre attentati.....bah,voto 5.
commento di ezioQui McGregor ci prova e ci si deve accontentare. Forse è meglio non conoscere il romanzo per godersi meglio il film, ma si perderebbe uno dei libri fondamentali del secolo scorso.
leggi la recensione completa di michemarDrammatico ed affascinante anche se non del tutto riuscito.
leggi la recensione completa di rosario