Regia di Mario Caiano vedi scheda film
Interessante poliziottesco che non introduce niente di nuovo per quel che riguarda il soggetto, ma che, aldilà di qualche sfilacciatura nella sceneggiatura, scorre rapido grazie a un montaggio serrato (eccellente, al riguardo, la scena dello scontro tra un veicolo civile e un autocisterna) e propone molti momenti gustosi. Bene l’idea di introdurre una sorta di “storia nella storia” con tutte le marachelle che vedono protagonista il piccolo Gennarino (sopra le righe comunque la scena con la la Stravos lanciata a folle velocità per la città). Attori in palla con uno straordinario Massimo Deda (Gennarino) (Voto: 9) e un Leonardo Manzella (accredidato con lo pseudonimo Leonard Mann) più decoroso del solito. Garanzia “faccia di cuoio” Silva per l’ennesima volta nei panni del “cattivo”. La regia ha il taglio classico di Caiano (che anche qui non disdegna di ricorrere a inquadrature dalla soggettiva dei protagonisti) e il ritmo che contraddistingue suoi films. Si segnalano almeno due scene ai limiti dello splatter (una decapitazione e un’evirazione quasi in stile cannibal movies). Godibile il sound di De Masi. Nel complesso ben realizzato anche senza molte idee innovative. Voto: 7
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