Regia di Jaume Collet-Serra vedi scheda film
Tensione palpabile e niente momenti morti!
Jaume Collet Serra, il regista dell'interessante horror/thriller "Orphan", torna a farci venire i brividi con l'ultima variante di "attacco ittico" Paradise Beach ( titolo originale: The Shallows ), in cui un'avvenente surfista, Nancy (interpretata da Blake Lively, vincitrice tra l'altro del Teen choice award alla miglior star cinematografica femminile), si troverà circondata, a 60 metri dalla riva del mare, da uno squalo insaziabile; a farle compagnia c'è un curioso gabbiano ferito ad un'ala e una balena in stato di decomposizione, mentre avrà a disposizione come isolette una boa, un piccolo scoglio e la balena. Il graduale superamento degli ostacoli, come l'alta marea, vogliono essere una semplice metafora delle difficoltà della sua vita, a causa della madre deceduta per il cancro e del rapporto non proprio rosa e fiori col padre, nonché la responsabilità di badare alla sorella minore. Mettendo comunque da parte il senso metaforico della pellicola, la tensione è palpabile: le scene di riemersione e il found footage usato in certe sequenze, come quella iniziale del ritrovamento da parte del bambino della telecamera go pro, lo confermano. Inoltre offre grande intrattenimento, trovando delle situazioni che non rendono noiosa una situazione così delicata. Si alternano scene tranquille che includono il magnifico sfondo balneare con scene cruente, dovute non solo alle fauci dello squalo. Questi elementi lo rendono un bel film-popcorn per gli amanti del thriller di qualità e di chi desidera finalmente visionare uno shark-movie per niente trash; sebbene ci siano delle piccole incongruenze, quest' incubo si fa proprio apprezzare.
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