Regia di Fede Alvarez vedi scheda film
Thriller di buona fattura con un protagonista insolito.
Tre teppistelli specializzati in furti d’appartamento si ritrovano in seri guai quando tentano di rapinare un invalido reduce di guerra che, pur abitando da solo ed essendo cieco, darà loro molto filo da torcere.
Scritto e diretto da un pupillo del maestro Sam Raimi, l’uruguaiano Fede Alvarez, già regista di un discreto remake de La casa con cui aveva esordito sul grande schermo nel 2013, questo cupo e violento thriller con qualche venatura horror, ambientato in una grigia e desolata Detroit, mantiene alto il livello della tensione e del coinvolgimento per tutta la sua durata, grazie a più colpi di scena che compensano alcuni momenti forse più prevedibili di altri.
Buona la caratterizzazione dei personaggi e la loro resa da parte degli attori (davvero inquietante il bravissimo Stephen Lang nei panni dell’ex soldato letale e folle), incalzante la regia che riesce a trasmettere il senso di inquietudine e claustrofobia provato dai protagonisti rimasti prigionieri della loro vittima, in un ribaltamento dei ruoli che costringe lo spettatore a schierarsi dalla parte degli invasori.
Non indimenticabile ma meritevole di una visione soprattutto per chi non disdegna chiudere la giornata con un po’ di ansia.
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