Regia di Fede Alvarez vedi scheda film
Una di quelle rarissime volte in cui il trailer promette bene si ma non quanto la pellicola. In parole povere, se il trailer risulta ammaliante, di certo il film riesce ad esserlo anche di più. Girato quasi totalmente in interni, ha la capacità di rendere pienamente partecipe lo spettatore che resta sospeso, in attesa di ogni colpo di scena, in balia della goliardicità del regista. Buono il cast, Stephen Lang primeggia su tutti senza nemmeno troppa fatica, con il suo modo di fare cinema si cala, plasmandosi, nel ruolo di un veterano di guerra, abbandona l’aria dell’innocuo vecchietto e infiamma il suo animo spietato. La sua casa, unica luce di un isolato fantasma, è la radice del dolore di un padre alla costante ricerca della figlia perduta. L’utilizzo di una più che buona fotografia permette di avere una messa in scena lineare, seppur a tratti assurdo sembra essere lo svolgimento della trama, con i dialoghi ridotti al minimo a favore di suoni e respiri. Un ottimo thriller che lascia a desiderare solo sul (non troppo) prevedibile finale aperto (come spesso ultimamente) che tende a non escludere, anche se non ne vedrei il senso, un proseguo.
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