Regia di Dean Devlin vedi scheda film
Nel 2019, i cambiamenti climatici porteranno ad eventi meteorologici estremi. Le singole nazioni metteranno da parte divergenze e diffidenze, per creare e gestire congiuntamente una rete di satelliti - dal nome di Dutch Boy - in grado di controllare tali fenomeni. Il creatore del sistema, Jake Lawson, a causa di contrasti con il mondo della politica, è costretto ad abbandonare la gestione di Dutch Boy, in favore del fratello Max. Ulteriori anni dopo, sbalzi climatici estremi iniziano a verificarsi in giro per il mondo; è evidente che sia responsabile la rete di satelliti; pertanto, la scelta circa la persona che dovrà condurre le indagini cade su Jake, nonostante il dissenso di Max. Ben presto sarà evidente che dietro i disastri vi è una mano umana. Un ibrido tra fantascienza e catastrofico, che ho trovato, a primo impatto difficile da "digerire". Dall'inizio alla fine, la storia è infarcita di buonismo, retorica patriottica filoamericana, buoni sentimenti; ciò rende la trama assolutamente poco plausibile, i personaggi incredibili e stereotipati, alcuni elementi della sceneggiatura improbabili. Ad esempio - ma la storia è piena di queste assurdità - Jake, dopo essere stato allontanato dalla gestione del Dutch Boy, nonostante le sue straordinarie capacità tecniche ed organizzative, e nonostante quella che può essere stata una corposa liquidazione, finisce a vivere in una squallida casa mobile, lavorando in maniera amatoriale su motori elettrici e cercando di gestire un complicato rapporto con la figlia tredicenne, la quale dimostra una maturità troppo elevata, per una ragazzina di quell'età. La conclusione è ampiamente prevedibile; nonostante le molte occasioni nelle quali Jake rischia la vita, i buoni trionfano, la famiglia di Jake e Max si riunisce - con l'occasione Max presenta al fratello Sarah, sua fidanzata e membro della scorta del Presidente U.S.A., pienamente coinvolto nella vicenda e partecipe delle sequenze d'azione. A mente fredda, tornando a riflettere sul film, ho valutato cosa si potesse salvare. E sono un ritmo serratissimo; molte e varie sequenze che mostrano disastri qua e là nel mondo, azione, avventure nello spazio; gli effetti speciali. Il regista immagina il suo prossimo futuro non molto diverso dal presente, solo con molti veicoli elettrici in più. Tra gli attori, ho apprezzato un prestante Gerard Butler. Personalmente, sono rimasto nauseato dal tracimare di buoni sentimenti; oggettivamente, volendo considerare quest'opera un prodotto d'intrattenimento in linea con il sostegno alla lotta contro i cambiamenti climatici, gli si può dare una possibilità.
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