Regia di Gore Verbinski vedi scheda film
Il regista Gore Verbinski dopo alcuni film Disney, dei cartoni animati e qualche flop, realizza un degno Fanta/Thriller claustrofobico.
Va detto che il film ha un incedere pachidermico, dal ritmo lento, ma la tensione aumenta man mano che il nostro protagonista svela gli intricati puzzle del Centro di Cura tra i monti della Svizzera, diretto dal professor Volmer, medico talmente rassicurante ed enigmatico da far rabbrividire al primo incontro.
Le sequenze più forti e leggermente splatter sono inserite ad hoc nel contesto, anche se di una in particolare non ne ho compreso bene il significato(?Incisivo superiore?). La regia è tecnicamente perfetta, virtuosa e perfetta. La fotografia è decisamente di color verde ma inerente a quello che stiamo vedendo/ o vivendo dal punto di vista degli interpreti, dopo poco non ci facciamo più nemmeno caso e non annoia. Il film è anche molto citazionista dei grandi classici, c'è molto Hitchcock (anche se in qualsiasi thriller che si rispetti c'è sempre lo zampino dello zio hitch), ma anche Samuel Fuller con il suo immenso Capolavoro "Il corridoio della Paura" e Martin Scorsese, che nel 2010 diresse il manicomio di "Shutter Island".
L'attore principale Dane DeHaan è bravo e si vede, meglio per lui che lasci perdere le mega produzioni alla Spider Man o alla Valerian che possono solo nuocere alla sua carriera di artista, anche se rimpinguano il portafoglio... Bella anche la colonna sonora anche se è chiaro il mezzo plagio ai danni del tema principale de "Il Labirinto del Fauno" (Del Toro - 2006) .
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