Regia di Joseph Cedar vedi scheda film
L'incredibile interpretazione di Richard Gere in un film alla Frank Capra
Sembra di essere in un film scritto da David Mamet ma diretto da Woody Allen, uno strano ibrido che funziona a meraviglia. In realtà L’INCREDIBILE VITA DI NORMAN sarebbe un thriller serio e di rigorosa ambientazione ebraica, che mescola umanità e affarismo, intrighi internazionali e cadute rovinose. In una New York prevalentemente innevata Norman Oppenheimer è un faccendiere che dispensa buoni uffici a potenti uomini politici, in particolare ad un vice ministro israeliano di nome Micha Eshel, il quale una volta diventato premier non scorderà la generosità del mite uomo sbucato dal nulla. L’eccessiva generosità ciarliera di Norman sarà fatale per se stesso ma non per ciò che è riuscito a seminare.
Norman è un uomo senza passato, presente e futuro, potrebbe tranquillamente essere un angelo alla Frank Capra, rubizzo e soave come lo rappresenta uno straordinario Richard Gere in una interpretazione da Oscar. Certo, sceneggiatura e regia di Joseph Cedar sono grintose e debitrici dei grandi nomi elencati sopra. Michael Sheen, Lior Ashkenazi, Steve Buscemi e Charlotte Gainsbourg offrono un contorno rassicurante e squisito, però Gere è davvero sorprendente nel riempire la scena intabarrato e sempre alla ricerca del colpo giusto. Forse non è mai stato così espressivo e convincente, nel finale poi stringe il cuore e strappa un applauso.
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