Andi e Benno non hanno molto in comune a eccezione di una cosa: sono malati terminali e attendono l'imminente morte in una casa di cura. Prima che il loro ultimo giorno arrivi, vogliono però vivere il più bel giorno della loro vita. A tal fine accumulano una quantità enorme di debiti - destinati a non essere mai rimborsati - e si imbarcano in un viaggio chilometrico alla volta dell'Africa.
Va bene affrontare il dramma di un male incurabile con leggerezza e ironia, ma questo film mi sembra che esageri un po'. Nell'ultima parte acquista un po' più di spessore
“Non abbiamo deciso di nascere, ma almeno lasciateci la libertà di scelta del momento della morte.” Non si puo' non amare questo film perchè il dolore fa parte del concetto di umanità come la medicina vorrebbe appartenere al concetto di sopravvivenza. C'è tanto da riflettere e paradossalmente tanto da ridere.
Scritto e girato come da un autore di spot pubblicitari. Moralismi e ironie scontate, immagini fiacchissime, psicologie dozzinali ad effetto. "Quasi amici" era altrettanto finto e fasullo, ma almeno aveva un ritmo incalzante. Questo non ha nemmeno il ritmo.
Anche i tedeschi nel loro piccolo ironizzano
E’ tedesca la sorpresa della settimana. Una commedia scritta, diretta e interpretata da Florian David Fitz, attore molto conosciuto in Germania insieme al co-protagonista Matthias Schweighöfer, capace di diventare campione d’incassi in patria. Il cinema tedesco sta risciacquando l’immagine teutonica tutta serietà e… leggi tutto
Buddy-movie on the road il cui passo ricorda molto quello di certe commedie dirette da Todd Phillips: a ogni tappa del viaggio tocca programmaticamente una situazione comica alternata a un momento semi-patetico. Consapevole dello stato di salute terminale, l’ennesima “strana coppia” ospedaliera, formata dal nevrotico-ansioso Andi (affetto da fibrosi polmonare) e lo spavaldo… leggi tutto
Il giorno più bello di cui si parla nel titolo, tanto cercato dai due protagonisti malati terminali (o almeno che si credono tali), alla fine probabilmente arriva. Ma perchè sarebbe il giorno più bello? Perchè i due diventano veramente amici? Perchè uno dei due muore? A parte il rebus del titolo, il film è sicuramente molto originale, e molto spesso -…
Con l’avvicinarsi delle feste di fine anno, aumentano le uscite, in attesa della corsa agli acquisti, i titoli occupano il loro spazio sugli scaffali,… segue
Anche i tedeschi nel loro piccolo ironizzano
E’ tedesca la sorpresa della settimana. Una commedia scritta, diretta e interpretata da Florian David Fitz, attore molto conosciuto in Germania insieme al co-protagonista Matthias Schweighöfer, capace di diventare campione d’incassi in patria. Il cinema tedesco sta risciacquando l’immagine teutonica tutta serietà e…
Buddy-movie on the road il cui passo ricorda molto quello di certe commedie dirette da Todd Phillips: a ogni tappa del viaggio tocca programmaticamente una situazione comica alternata a un momento semi-patetico. Consapevole dello stato di salute terminale, l’ennesima “strana coppia” ospedaliera, formata dal nevrotico-ansioso Andi (affetto da fibrosi polmonare) e lo spavaldo…
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Commenti (6) vedi tutti
Va bene affrontare il dramma di un male incurabile con leggerezza e ironia, ma questo film mi sembra che esageri un po'. Nell'ultima parte acquista un po' più di spessore
commento di Artemisia1593“Non abbiamo deciso di nascere, ma almeno lasciateci la libertà di scelta del momento della morte.” Non si puo' non amare questo film perchè il dolore fa parte del concetto di umanità come la medicina vorrebbe appartenere al concetto di sopravvivenza. C'è tanto da riflettere e paradossalmente tanto da ridere.
commento di PattypersempreLa partenza è buona, poi annoia e ti addormenti.
commento di gruvierazIn certi momenti della Vita tocca rivalutare anche qualche Storia a carattere Ospedaliero : almeno qua e' messa giu' con vari passaggi ironici.voto.6.
commento di chribio1Un road movie esistenziale sospeso tra la commedia e il dramma. Divertente e fresco. Qualcosa che dalla seriosa terra teutonica non t'aspetti.
leggi la recensione completa di ROTOTOMScritto e girato come da un autore di spot pubblicitari. Moralismi e ironie scontate, immagini fiacchissime, psicologie dozzinali ad effetto. "Quasi amici" era altrettanto finto e fasullo, ma almeno aveva un ritmo incalzante. Questo non ha nemmeno il ritmo.
commento di brian77