Regia di Garry Marshall vedi scheda film
Storie sentimentali e/o sul rapporto genitori-figli che s'intrecciano sullo sfondo della Festa della Mamma.
Uscito pochi mesi prima della scomparsa di Garry Marshall, Mother's Day conclude la lunga e fortunata carriera del regista italo-americano (il suo vero cognome era Masciarelli), completando una sorta di "trilogia delle ricorrenze" con i precedenti Appuntamento con l'Amore (dedicato alla festa di San Valentino) e Capodanno a New York. Sebbene il lutto costringa a guardare al film con un pizzico di tenerezza in più, per il rispetto dovuto a un bravo mestierante, autore di tante pellicole di successo (Pretty Woman, su tutte), ma anche di un piccolo e misconosciuto capolavoro di commedia romantica come l'indimenticabile Paura d'Amare (1991), non si può non rilevare l'ennesima stanca riproposizione del modello di opera corale, la cui somma di narrazioni proprio non riesce a comporre un totale soddisfacente. Tra carinerie, tenerezze, qualche piccola nota drammatica e tanto rosa confetto, Mother's Day si trascina stancamente fino al fiacco epilogo. Cast interminabile, ricchissimo e assolutamente professionale, ma la parrucca di Julia Roberts non si può proprio guardare. Inadeguato testamento spirituale di un bravo regista che non ha mai voluto osare, preferendo fare del garbo la sua principale cifra stilistica.
Un punto in più, in segno di rispetto: 5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta