Regia di Ben Affleck vedi scheda film
A Boston, durante il Proibizionismo degli anni Venti, Joe Coughlin (Affleck) - figlio di un poliziotto (Gleeson) che avrebbe voluto dargli ben altra educazione - si trasforma in uno scaltro rapinatore, un battitore libero che non vuole alcuna affiliazione con i clan mafiosi. La sua strada si incrocia però con quella di un boss della mala, al quale cerca di soffiare la donna. La morte (almeno presunta) di quest'ultima lo fa spostare a Tampa, da dove inizia un colossale traffico di alcol che sta alla base della sua strategia di vendetta, finalizzata a regolare i conti con chi ha cercato di ucciderlo e gli ha assassinato l'amata.
Alla sua quarta regia Ben Affleck - qui, se possibile, più inespressivo del normale - prende spunto dal romanzo di Dennis Lehane per girare un gangster movie prolisso e a tratti piuttosto farraginoso, nel quale tuttavia vengono esaltate le ambientazioni sfarzose e i costumi d'epoca. Tra inseguimenti in auto, sparatorie, esplosioni, femmes fatales doppiogiochiste, personaggi trucidi e ambienti lussuosissimi, c'è tutto il repertorio del genere, messo a servizio di un film dal buon ritmo, ma che non aggiunge assolutamente nulla al cinema di genere e rimane ben lontano dagli eccellenti risultati di critica e di pubblico ottenuti con Argo.
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