Regia di Ben Affleck vedi scheda film
Può un criminale redimersi? Boston, anni venti. Joseph, figlio del capo della polizia, compie rapine ai danni del gangster più in vista della città e intraprende una relazione amorosa con la sua donna, Emma. Picchiato a sangue per ordine del boss e salvato in extremis dalla polizia, in ospedale Joseph viene a sapere da suo padre che la sua amante è morta, durante un inseguimento della polizia.
Intanto il giovane è indagato anche di omicidio e rischia la pena capitale, ma il padre riesce a corrompere il procuratore, così che egli viene condannato a soli tre anni di carcere. Uscito di galera, il giovane cerca lavoro presso il boss italo-americano, Maso Pescatore, il quale lo invia in Florida a controllare il traffico clandestino di alcool.
Qui, Joseph si innamora della bella cubana Graciela, sorella dell’uomo che gestisce il mercato del rum. Insieme fanno grandi affari. La guerra tra bande è però inevitabile. Il proibizionismo sta per finire, quindi si pensa a creare un casinò e rendere legale il gioco d’azzardo con la complicità della polizia corrotta, ma la cosa non va in porto.
Rimane lo spaccio di stupefacenti. Joseph però non ci sta, è stanco di quella vita e decide di farsi da parte insieme alla sua Graciela che nel frattempo ha sposato, ma prima dovrà affrontare il suo capo, Maso Pescatore.
Diretto, sceneggiato e interpretato dallo stesso Ben Affleck, si ispira all’omonimo romanzo “Live by night”, titolo originale del film, di Dennis Lehane, prolisso scrittore che ha dato origine con le sue opere a tante altre pellicole, tra cui “Mystic River”, “Shutter Island” e “Gone Baby Gone” sempre diretta da Affleck.
Tradimenti, corruzione, pregiudizi razziali e sociali sono gli ingredienti di questo film che non avvince, nonostante si cerchi di costruire una narrativa particolare sul protagonista, presentandolo come un criminale con una sua etica, meno cinico e spietato degli altri. Una narrazione priva di dialoghi interessanti e dall’azione spesso caotica.
Una piccola parte per Remo Girone, perfettamente a suo agio in ruoli che lo hanno portato al successo, come nella serie televisiva italiana “La piovra”.
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