Trama
Boston, 1926. Il proibizionismo ha fatto nascere una rete infinita di distillerie clandestine, favorendo la malavita e la corruzione. Joe Coughlin, figlio di un importante capitano della polizia, ha da tempo voltato le spalle alla rigorosa e corretta educazione ricevuta. Joe vive infatti l'ebbrezza dell'essere un fuorilegge, imbarcandosi in una vertiginosa scalata al potere tra amici fedeli e nemici spietati.
Approfondimento
LA LEGGE DELLA NOTTE: IL PROIBIZIONISMO SECONDO DENNIS LEHANE
Diretto e sceneggiato da Ben Affleck, La legge della notte si basa sull'omonimo best seller di Dennis Lehane e segue le vicende di Joe Coughlin. Veterano della Prima guerra mondiale, Coughlin si è autoproclamato fuorilegge pur essendo il figlio del vice sovrintendente della polizia di Boston. A differenza dei gangster per cui si rifiuta di lavorare, non è un uomo cattivo, ha un certo senso della giustizia e ha un gran cuore, elemento che spesso lo rende vulnerabile sia nel mondo degli affari sia in amore. Spinto dalla necessità di correggere gli errori commessi nei suoi confronti, si spinge però su un sentiero rischioso che va contro la sua educazione e il suo stesso codice morale. Lasciando il freddo inverno di Boston, lui e la sua spericolata gang raggiungono la calda Tampa. E, mentre la vendetta si dimostrerà più dolce di ogni goccia del rum illegale che vende in pieno proibizionismo, Joe imparerà che tutto nella vita ha un prezzo.
Con la direzione della fotografia di Robert Richardson, le scenografie di Jess Gonchor, i costumi di Jacqueline West, le musiche di Harry Gregson-Williams e la produzione esecutiva tra gli altri di Leonardo DiCaprio, La legge della notte segna la seconda collaborazione di Affleck con Lehane, autore del romanzo su cui si basava Gone Baby Gone, opera prima del regista. Sottolinea Affleck: "Ho scelto La legge della notte per rendere omaggio al filone di opere a sfondo gangster che la Warner Bros ha prodotto dagli anni Trenta fino agli anni Settanta. Sono cresciuto vedendo quei film che con il loro tono epico ritraevano un mondo diverso, un'altra epoca. La legge della notte aveva tutti gli elementi di quei film: belle donne, uomini pericolosi, poliziotti, sparatorie, inseguimenti in auto".
Il cast
Regista e interprete di La legge della notte è Ben Affleck. Classe 1972, Affleck debutta come attore nel 1992 in Scuola d'onore, grazie a cui viene notato da Kevin Smith che lo vuole in ben sei dei suoi film. Nel 1997 firma con l'amico Matt Damon la sua prima sceneggiature, Will Hunting - Genio ribelle, che gli vale… Vedi tutto
Trailer
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Commenti (6) vedi tutti
Rapinatore un po' imbranato di Boston si reinventa sagace signore del crimine a Tampa. Pasticciaccio al rhum (di contrabbando) cucinato da un cuoco stellato che dosa male l'ingrediente più importante: la sceneggiatura. Voto 5
leggi la recensione completa di genoanoAl suo quarto film da regista B. Affleck punta forse troppo in alto e cade rovinosamente. Gangster noir inerte e asfittico, calligrafico e faticoso, eccessivamente impostato ed artificioso, dal racconto meramente compilativo, incapace di coinvolgere, men che meno di essere incisivo.
commento di degoffroAl suo quarto film da regista B. Affleck punta forse troppo in alto e cade rovinosamente. Gangster noir inerte e asfittico, calligrafico e faticoso, eccessivamente impostato ed artificioso, dal racconto meramente compilativo, incapace di coinvolgere, men che meno di essere incisivo.
commento di degoffroAl quarto film diretto, Ben Affleck sembra aver improvvisamente smarrito la formula magica del successo. In difficoltà nella gestione di una trama infarcita di eventi e sorretto da una messa in scena degna di menzione, manca di respiro, non certo di forma. Nonostante tutto, fin troppo osteggiato per quanto rimanga un mezzo passo falso.
leggi la recensione completa di supadanyPolpettone indigesto. Un qualsiasi episodio di Boardwalk Empire é 10 volte meglio. L'unico momento in cui Ben Affleck ha una faccia espressiva è quando è bendato nel letto d'ospedale. Remo Girone come mafioso riesce a far rimpiangere Ben Gazzara
commento di mcpask62L'ascesa, tra alti e bassi, l'abilità e i passi falsi di un gangster dotato di coscienza e senso di appartenenza. La costruzione di un impero a cui saprà rinunciare per preferire la famiglia, ma senza per questo soffrire di meno.Gran stile di racconto, scene d'azione sapientemente orchestrate per un ritorno in regia davvero incalzante del divo Ben.
leggi la recensione completa di alan smithee