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Dilili a Parigi

Regia di Michel Ocelot vedi scheda film

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La recensione su Dilili a Parigi

di zombi
8 stelle

dietro l'atto criminoso, un capriccioso senso di inferiorità

una confezione mirabile, come ocelot oramai ci ha abitutati da sempre, per affrontare un discorso terribile.

la piccola Dilili discriminata nel suo paese in africa per la pelle troppo chiara e in europa per averla troppo scura, insieme ad un ragazzo francese più grande e curioso di conoscerla, vagano per la parigi della belle epoque per cercare di capire chi sono i famigerati MASCHI MAESTRI che rapiscono bambine e vogliono RADDRIZZARE IL PAESE dalla loro corruzione.

i due amici attraversano parigi alla ricerca di indizi, visitando le persone più famose dell'epoca(madame curie, toulouse-lautrec, pasteur, bernhardt, renoir e monet e così via) alla ricerca delle bambine che vengono rapite.

si aggirano loschi figuri con un'anello al naso come riconoscimento, che vivono nelle fogne e cercano riconoscimento pubblico per rimettre ordine in una società troppo libera che corrompe i sacri valori di un tempo.

e per essere un film per bambini, lo shock di ciò che accade a quelle bambine è veramente terrificante.

come terrificante è la mentalità di certi uomini che vogliono tornare ai vecchi cari e sacri valori di un tempo, solo per imporre un pensiero autoritario.

strano e involontario double bill ieri sera con il bel film di olivia wilde, don't worry darling, che ricalcando avvenimenti reali, parla di un fantomatico e ucronistico mondo, dove per stare meglio certi uomini, impongono un sogno ad occhi aperti alle loro metà del cielo, costringendole in abiti, usi e costumi non richiesti, solo per contrastare una individuale quanto terribile frustrazione di fondo .

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