Nella Parigi della Belle Epoque, in compagnia del giovane ragazzo delle consegne, la piccola Dilili di origine kanak indaga sulla misteriosa scomparsa di alcune bambine. Lungo la strada, incontra uomini e donne straordinarie che le danno indizi, così come scopre sotto terra dei cattivi molto particolari.
Michel Ocelot torna a incantare con i suoi disegni bidimensionali, vivacizzati da una sovrapposizione tecnica e tematica, in una storia che interseca realtà e voli fantastici
Il tema è la discriminazione di genere, presentata in termini veramente scioccanti. Servono eroi ed eroine come Dilili per far emergere dai cuori sentimenti diversi, di inclusione, di bellezza, di "coccole". I disegni sono quelli di sempre: semplicemente stupendi. Film da vedere e da meditare. Voto: 7,5.
per questo film una sorta di plebiscito, a quanto pare...eppure l'equilibrio armonioso di un "Totoro" di Miyazaki, film destinato ai più piccoli che riesce a toccare anche i più grandi, qui non sembra presente. la parte visiva è di gran lunga più gratificante ed emozionante della scrittura dei dialoghi, francamente stucchevoli e puerili.
Nell'arco di pochi mesi il cinema ha riscoperto il fascino radioso della Francia di fine '800 con alcuni film molto diversi ma molto interessanti. Tra questi "Cyrano, mon amour" di Alexis Michalik esaltava la parte più glamour della Belle Époque mentre "J'accuse" la parte meno nobile ed ambigua. Entrambi svelavano il volto di una Parigi complessa, contradditoria… leggi tutto
una confezione mirabile, come ocelot oramai ci ha abitutati da sempre, per affrontare un discorso terribile.
la piccola Dilili discriminata nel suo paese in africa per la pelle troppo chiara e in europa per averla troppo scura, insieme ad un ragazzo francese più grande e curioso di conoscerla, vagano per la parigi della belle epoque per cercare di capire chi sono i famigerati MASCHI…
Ha un suo discreto fascino questo cartone animato francese, vuoi per riuscire abilmente a unire scene reali a quelle disegnate, vuoi per le atmosfere diafane che ben riproducono la Parigi di inizio '900. La storia è quella di una piccola creola che, nonostante fatichi ad inserirsi in un mondo a lei così lontano, riuscirà insieme ad un gruppo di altri pittoreschi personaggi a…
Ocelot, classe 1943, condivide parte della biografia artistica e professionale con molti animatori della sua generazione: alcune serie televisive negli anni ‘80 e ‘70 e poi l’approdo al lungometraggio, assai più tardivo, dopo numerosi viaggi ed esplorazioni non solo letterarie e prima di inusuali collaborazioni (il videoclip per Bjork Earth intruders). Nato…
Nell'arco di pochi mesi il cinema ha riscoperto il fascino radioso della Francia di fine '800 con alcuni film molto diversi ma molto interessanti. Tra questi "Cyrano, mon amour" di Alexis Michalik esaltava la parte più glamour della Belle Époque mentre "J'accuse" la parte meno nobile ed ambigua. Entrambi svelavano il volto di una Parigi complessa, contradditoria…
Chi ha visto e apprezzato i precedenti film di Michel Ocelot sa quanto gli siano cari i temi militanti della lotta contro ogni tipo di discriminazione e pregiudizio. Tuttavia, mentre in "Kirikou" e in "Azur e Asmar" la violenza di certe situazioni veniva stemperata dai contorni favolistici (oltre che dalla bellezza abbacinante della strega Karabà...), in "Dilili a Parigi" emerge in…
Parigi 1889: in occasione della Esposizione Universale, organizzata in pompa magna presso i sontuosi Campi di Marte, nella capitale francese che, con l'occasione, diede incarico all'avanguardista ingegnere Eiffel della costruzione della celebre torre, assurta poi a simbolo della città - facciamo la conoscenza della piccola, graziosa ed intelligente Dilili, chiamata, assieme ad alcuni…
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Commenti (8) vedi tutti
dietro l'atto criminoso, un capriccioso senso di inferiorità
leggi la recensione completa di zombiPassabile con una certa idea ... ! voto.6-.
commento di chribio1Lieto di conoscerlo... Carino e innovativo. 7,5
commento di BradyMichel Ocelot torna a incantare con i suoi disegni bidimensionali, vivacizzati da una sovrapposizione tecnica e tematica, in una storia che interseca realtà e voli fantastici
leggi la recensione completa di shadgieIl tema è la discriminazione di genere, presentata in termini veramente scioccanti. Servono eroi ed eroine come Dilili per far emergere dai cuori sentimenti diversi, di inclusione, di bellezza, di "coccole". I disegni sono quelli di sempre: semplicemente stupendi. Film da vedere e da meditare. Voto: 7,5.
leggi la recensione completa di andenkoper questo film una sorta di plebiscito, a quanto pare...eppure l'equilibrio armonioso di un "Totoro" di Miyazaki, film destinato ai più piccoli che riesce a toccare anche i più grandi, qui non sembra presente. la parte visiva è di gran lunga più gratificante ed emozionante della scrittura dei dialoghi, francamente stucchevoli e puerili.
commento di giovenostauna gioia per gli occhi, il cuore, il cervello...
commento di garanceUna storia semplice ma profonda per raccontare i colori dell'umanità.
leggi la recensione completa di scattincerti