Regia di Gianfranco Clerici vedi scheda film
Siamo a metà anni Sessanta, in Vietnam arriva un plotone di marines americani per una missione disperata: recuperare un commilitone pilota precipitato nella giungla locale. Lo troveranno, ma dovranno anche affrontare i vietcong che lo tengono prigioniero.
Modestissimo, ma nei suoi limiti apprezzabile, tentativo di imitazione (o fors'anche plagio) dei blockbuster bellici d'oltreoceano. Camillo Teti ha diretto una manciata di titoli di questo calibro fra gli anni Ottanta e i primi anni del nuovo secolo, arrivando perfino a girare un Titanic 2 (La leggenda continua), nel 2000. Naturalmente si parla di budget ridotto, interpreti di scarso richiamo, ma tanto mestiere: abbastanza per portare a casa un risultato conforme alle attese, che riguardano essenzialmente l'intrattenimento di un pubblico accontentabile con un po' di azione, ritmo, qualche esplosione qua e là e una spruzzata di buonismo di fondo. Buonismo sì (i 'nostri' vinceranno, è evidente dal primo fotogramma), ma al tempo stesso dialoghi non proprio per famiglie, pervasi di parolacce e razzismo palese: ma d'altronde siamo in pieni anni Ottanta, il regno della spacconeria e del politicamente scorretto. Dardano Sacchetti scrive la sceneggiatura, firmandosi David Parker Jr.; allo stesso modo il regista risulta sui titoli di testa Mark Davis. Il reparto interpreti sfodera nomi quali Antonio Sabato, Thomas Irving, Christopher Alan, Graham Scott. Teti licenzierà di seguito un prodotto affine, I ragazzi del 42esimo plotone (1989). 3,5/10.
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