Regia di Damien Chazelle vedi scheda film
Quattordici nomination e sei Oscar. Se la matematica non è un'opinione, sei volte meglio di Quarto Potere, che ne ha preso solo uno. O il doppio di Casablanca, che è stato premiato con tre. Quindi stiamo parlando di un capolavoro assoluto, sulla carta, del cinema di tutti i tempi. In realtà, siamo di fronte a un filmetto. Un filmetto caruccio, ma sempre una pellicolina. I premi non fanno testo, anche perché aujourd'hui la concorrenza è spesso poca cosa, e giocoforza ci si accontenta di quello che passa il convento. La storiella è gracilina, sconnessa e con buchi temporali poco spiegabili. Il loro rapporto è poco più di una storiella, considerando soprattutto che finisce per motivi discutibili. Emma Stone se non altro non è la solita belloccia standard, ha l'occhio languido ma si rivela cinica quanto basta. Ryan Gosling ha la faccia da cicisbeo con l'occhio da triglia, non rivela particolari doti interpretative, se non altro alla fine il suo personaggio ne esce da signore. Di positivo c'è l'apologia del jazz, una certa leggerezza, il finale amaro e una delle ultime scene, quella in cui mia immagina come sarebbe stata la vita con Sebastian se...... Molto romantico, ma la vita non rispetta mai le nostre previsioni, ha sempre pronte delle sorprese, e la maggior parte delle volte non sono piacevoli.
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