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La La Land

Regia di Damien Chazelle vedi scheda film

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La recensione su La La Land

di port cros
8 stelle

Il piacere e la gioia evocati da questo musical contemporaneo, come da tutti i grandi musical da esso citati ed omaggiati, sono esperienze che ci fanno render grazie per l'esistenza del cinema: e allora lasciamoci sopraffare dalla magia dei colori, delle musiche e dei balletti.

 

Damien Chazelle, aspirante batterista prima di iniziare la carriera di cineasta, dopo il fortunato semi-autobiografico Whiplash prosegue con l'idea di coniugare le due passioni della sua vita, e realizza pertanto una pellicola del genere che di conseguenza parrebbe a lui più congeniale: il musical.

 

 

La vicenda non è complessa: è la storia d'amore, che attraversa cinque stagioni, tra l'aspirante attrice Mia (Emma Stone), che si arrabatta tra il lavoro in una caffetteria presso gli studios di Hollywood e provini sbrigativi in cui il suo talento non viene riconosciuto, ed il jazzista Sebastian (Ryan Gosling), un carattere non facile, un purista della musica poco disposto al compromesso, che si trova per questo solo e squattrinato, dato che il business discografico va in tutt'altra direzione. La principale tematica che attraversa il film (amore a parte) è il conflitto tra la purezza della propria espressione artistica e la necessità di inseguire i gusti del grande pubblico (che ha abbandonato il jazz facendolo quasi morire o riducendolo a musica di sottofondo, per esempio). La ricerca della realizzazione professionale costerà ad entrambi fatica, sacrifici e compromessi: Mia e Seb scopriranno con amarezza che anche il loro amore dovrà pagarne il dazio. In una delle migliori scene non musicali, una cena romantica a sorpresa preparata da Sebastian si tramuta in una dolorosa lite in cui lei lo accusa di aver rinunciato al suo sogno per piacere agli altri, facendo qualcosa che probabilmente non ama.

 

 

 

Emma Stone, Ryan Gosling

La La Land (2016): Emma Stone, Ryan Gosling

  

La La Land, il cui titolo rimanda ad uno spensierato motivetto fischiettato, all'espressione inglese equivalente al nostro “avere la testa tra le nuvole” ed a L.A., Los Angeles, la metropoli assoluta protagonista del film, è un omaggio/re-invenzione in chiave contemporanea dei grandi musical del passato, di cui Chazelle si profonde in citazioni lungo tutta la pellicola. I numi tutelari Fred Astaire, Gene Kelly, Vincent Minnelli, Stanely Donen e altri sono chiamati a raccolta da Chazelle, che introduce omaggi e riferimenti a Cantando Sotto la Pioggia, Un Americano a Parigi,West Side Story, Voglio Danzare Con Te, Cenerentola a Parigi, Les Parapluies de Cherbourg, Spettacolo di Varietà, Balla Con Me, Grease, Moulin Rouge (in questo video tutte le citazioni). Per non parlare degli innumerevoli poster, locandine, murales che citano i film e le star della Hollywood classica, sopra tutti Gioventù Bruciata , il cult con James Dean che i protagonisti vanno a vedere al primo appuntamento e di cui visitano una location, l’osservatorio astronomico di Griffith Park .

Tuttavia La La Land non è una compilation nostalgica di musiche del passato e nemmeno è la trasposizione di uno show di Broadway: si tratta di un musical originale, con musica scritta per l'occasione da Justin Hurwitz, amico e compagno di stanza di Chazelle ai tempi del college .

 

 

La La Land - Movie References from Sara Preciado on Vimeo.

 

Seppur lievemente discontinuo, con un calo di ritmo in alcuni passaggi, si riscatta sempre alla grande con splendidi numeri musicali: come aveva già dato prova in Whiplash, Chazelle possiede notevole abilità nel rendere sullo schermo la fisicità della musica e qui, con la collaborazione della coreografa Mandy Moore, costruisce momenti travolgenti di ballo e di canto. Fin dall'inizio, con il coloratissimo piano sequenza in cui una folla inizia a ballare nel bel mezzo di un ingorgo autostradale (Another Day of Sun), e poi la prima romantica scena sul panorama violetto di L.A. (Lovely Night Dance), per non tacere di quella di Gosling che fischietta sul molo (City of Stars) ed il volo nella cupola del planetario: tante sequenze sublimi, in grado di deliziare gli occhi, le orecchie ed il cuore.

La La Land magari non si mantiene su un livello così alto in maniera coerente, e forse una ventina di minuti si potevano tagliare dalla parte centrale, ma è nondimeno in crescita verso il pirotecnico atto finale, omaggio al finale di Un Americano a Parigi, rutilante succedersi di quadri perfettamente realizzati dal punto di vista cinematografico e musicale, un finale che è grande Cinema con la C maiuscola. Chazelle ha anche il merito di aver evitato con cura le insidie di uno scontato lieto fine, riscattando così le carinerie della prima parte.

 

 

Emma Stone, Ryan Gosling

La La Land (2016): Emma Stone, Ryan Gosling

 

Il colore è un altro elemento importante del film: è una Los Angeles coloratissima quella fotografata da Linus Sandgren, in cui colori vivacissimi esplodono in faccia allo spettatore, come gli sgargianti abiti di Mia e delle amiche in marcia verso una festa, il rosa in cui è immerso il loro bagno o addirittura il violetto dei bidoni della spazzatura. Anche la luce cambia in continuazione, dal violetto (sul molo), al dorato (quando Seb suona), al verde del litigio, al blu intenso (Mia nel finale).

 

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La città, protagonista di questo musical al pari di quanto Parigi lo era nel film con Gene Kelly, con una molteplicità di location più e meno celebri, è qui la città solare per eccellenza, poche volte così bella come viene ripresa, con realismo ma anche fervida immaginazione, in questo film (per coincidenza ho rivisto Collateral di Michael Mann pochi giorni prima di La La Land e non ha potuto non colpirmi la profonda differenza tra le due Los Angeles raffigurate nei due film).

 

 

scena

La La Land (2016): scena

 

La chimica tra i protagonisti Stone e Gosling è eccellente: nessuno dei due è un cantante e ballerino professionista ed entrambi hanno dovuto studiare duro per il film (Gosling ha imparato a suonare il pianoforte, bene al punto che le mani di Sebastian mentre suona sono le sue, senza controfigure o effetti speciali): tuttavia portano a casa i numeri musicali con bravura, delicatezza e charme. Alla Stone il film regala qualche occasione in più per mostrare la sua bravura, come la scena del provino fondamentale per la carriera di Mia, quando canta “The Fools Who Dream”, resa in maniera veramente intensa dall'attrice.

 

 

Ryan Gosling, Emma Stone

La La Land (2016): Ryan Gosling, Emma Stone

 

Se Whiplash aveva rivelato un talento emergente, La La Land conferma Damien Chazelle come uno dei protagonisti del cinema americano contemporaneo e futuro. Il piacere e la gioia evocati dal suo musical, come da tutti i grandi musical da lui citati ed omaggiati, sono esperienze che ci fanno render grazie per l'esistenza del cinema: e allora lasciamoci sopraffare dalla magia dei colori, delle musiche e dei balletti.

 

 

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