Regia di Tate Taylor vedi scheda film
Una donna, dal suo posto nel treno, osserva ogni giorno le vite altrui immedesimandosi nelle stesse, fin quando qualcosa non fa scattare la molla che porterà a un delitto che la vede come prima indiziata. Nulla di memorabile.
Sconcertante, che un simile film abbia avuto tante recensioni entusiaste. Regge appena sul piano della credibilità, ha un ritmo a tratti soporifero e un finale che si prevede facilmente. A salvarsi è probabilmente solo Emily Blunt che recita discretamente e l'unica chiave di lettura sociale del film che mette al centro di tutto la forza del condizionamento psicologico nelle dinamiche di coppia, spesso reso ancor più aspro da forme di violenza fisica che acuiscono l'alienazione di chi è vittima di abusi. Modesto thriller, guardabile ma senza particolari entusiasmi.
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