Regia di Tate Taylor vedi scheda film
Rivisto ieri. La manipolazione come strumento di potere. Lo consiglio a tutte le donne, e lo farei proiettare nelle scuole. Illuminante
Tre donne accomunate da un evento che le rende particolarmente fragili: la maternità.
Quanti uomini spregevoli in questo film, il predatore, il violento, l'indifferente, il bullo, e con quanta abilità manipolatoria essi giocano sulle differenti fragilità delle tre protagoniste!
Troppe donne cadono ancora in queste trappole: il monito e il messaggio che ho raccolto è il seguente:
- se un uomo ti tradisce non è colpa dell'altra, ma è solo colpa sua
- se un uomo ti picchia non è colpa tua, ma è di nuovo colpa sua
- se non puoi o non vuoi avere figli, non per questo sei meno donna
Il finale non è fortunatamente come in Match point di Allen, ma purtroppo non è come nella cronaca quotidiana, dove le donne che prendono coscienza e si ribellano, cadono vittime dei loro padri, mariti, fidanzati, fratelli.
Raccoglierei in un abbraccio fraterno e solidale le tre protagoniste, come suggerisce l'immagine finale, dita e braccia distese che si cercano e si trovano; come dovrebbero fare tutte le donne del pianeta; forse solo così si riuscirà a porre fine a tutte le barbarie del mondo.
PS: gli occhi disperati e interrogativi di Emily Blunt sono da premio
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