Regia di Frank Beyer vedi scheda film
[Nudi tra i lupi] Che dire? Un film molto bello, anche se risente di quel limite di tanto cinema del vecchio blocco sovietico, cioe gli intenti propagandistici. In questo caso la cosa disturba un po' di più, perché va a scapito della verità storica. Più precisamente, il campo di concentramento di Buchenwald fu liberato dagli anglo-americani, e non da una rivolta spontanea dei prigionieri (quasi tutti comunisti), come un popolo che si ribella all'oppressore.
Va tuttavia precisato che Frank Beyer - probabilmente il "numero 2" dei registi della DDR dopo Konrad Wolf - avrebbe avuto i suoi guai con la censura per più di una pellicola, che potè uscire nelle sale solo negli anni '90. Questa inesattezza storica, quindi, va guardata con un occhio al contesto, alla censura e al clima culturale in cui il film fu prodotto.
Detto questo, la pellicola è indiscutibilmente ben fatta: regia solida, buona forza drammatica, tensione costante, un messaggio di resistenza passiva e attiva del tutto condivisibile. La fotografia è in un limpido e suggestivo e bianco e nero, che si adatta bene alla rappresentazione del campo di concentramento (non sono io il primo ad osservarlo).
In generale, è un film molto scorrevole e coinvolgente, dove si riconosce subito la mano di un grande regista.
E' stato rifatto nel 2015, ma quello non l'ho visto. Chissa se è anch'esso condannato alla triste sorte che colpisce quasi tutti i rifacimenti di bei film... Non lo so, e non voglio essere prevenuto.
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