Regia di James Gray vedi scheda film
UN film molto bello che ricrea magistralmente atmosfere perdute.
Questo bel film forse un po’ troppo lungo racconta una storia vera, romanzandola quel minimo. Racconta di come questo ufficiale inglese, a inizio XX secolo, stressato dalla mancanza di riconoscimenti che crede di meritare, accetti una missione di mappatura geografica di zone sconosciute, nell’Amazzonia. Nella prima spedizione, alla ricerca delle sorgenti di un fiume (ma curiosamente la spedizione va a favore di corrente, non contro corrente) scopre manufatti umani in zone dove teoricamente non possono esserci. Convinto che laggiù, da qualche parte, fosse sorta una civiltà (il titolo originale suona come La città perduta di Z), tornerà per una seconda missione. Non aggiungo altro, il film è fatto decisamente molto bene, ricrea in maniera magnifica atmosfere del primo ventennio del Novecento, con tanto di ufficiali inglesi tutti d’un pezzo e figli che danno del lei ai genitori. E’ un film che prende molto e si fa guardare molto volentieri. Purtroppo ha conquistato soprattutto la critica, entusiasta, e molto meno il grande pubblico; anche al botteghino non è andato bene: a fronte di costi non esagerati, gli incassi sono stati comunque miseri. Secondo me ci sta un 7,5. Cast in stato di grazia.
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