Regia di John Michael McDonagh vedi scheda film
Perché sono entrato nella polizia? Ho sempre voluto sin da piccolo intralciare la giustizia.
Per mantenere un livello di vita decisamente superiore all'entità dei propri stipendi, due poliziotti corrotti in New Mexico usano minacciare e ricattare ogni criminale che intersechi la loro strada.
Ma le cose prendono una brutta piega quando incappano e cercano di intimidire qualcuno che sembra molto più pericoloso di loro stessi ...
Un buddy movie con la solita coppia di sbirri nel solito poliziesco americano? Scordiamocelo!
Qui siamo piuttosto di fronte ad una black comedy, con risvolti grotteschi, in cui girano personaggi tutti sopra le righe e situazioni al limite a partire dalla scena di apertura in cui la coppia con un'autovettura stile anni '70 (non sono riuscito a riconoscere il modello) insegue su strade e marciapiedi un malcapitato mimo ("secondo te un mimo dice qualcosa quando viene investito?").
Elementi noir, associati ai temi del cinema di genere, e un po' di pulp si mescolano all'interno di una grande ironia di fondo che spesso sfocia nei già citati toni grotteschi.
Ma ciò che mi ha avvinto è questo registro narrativo umoristico che batte continuamente sul paradosso e sul politicamente scorretto usando un linguaggio e uno stile che alternano riferimenti della cultura alta e di quella bassa (dal turpiloquio ad Omero, passando per Simone de Beauvoire) in un flusso ritmico sostenuto e senza pause incredibilmente fino al termine: e non è così facile per nessun film martellare con la stessa intensità dall'inizio alla fine!
Davvero una bella sorpresa, anche nell'interpretazione di certi attori finora apprezzati o come abili caratteristi (vedi Michael Pena) o in contesti del tutto differenti (vedi il Theo James, proveniente dai film della serie di Divergent).
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