Regia di John Michael McDonagh vedi scheda film
Tff 34 – Festa Mobile.
Dopo Calvario, John Michael McDonagh torna a bazzicare in un ambito vicino a The guard, rincarando la dose in fatto di umorismo scorretto e imponendo un ritmo pazzesco.
Se il versante comico, scendendo con anima e corpo negli abissi di qualsivoglia volgarità scagliandosi contro tutti senza avvertenza alcuna, è ampiamente colmo e la componente action conta su un paio di ottime sequenze, la trama va non di molto oltre il ruolo di pretesto e soprattutto, sulla lunga distanza, è un po’ tutto l’insieme a manifestare segni di stanchezza.
New Mexico, Terry Monroe (Alexander Skarsgard) e Bob Bolano (Michael Pena) sono due agenti che sguazzano nella corruzione senza la minima reprensione morale, anche nella vita extra lavorativa.
Quando prendono di mira un colpo da un milione di dollari, incrociano la loro strada con James Margan (Theo James), un uomo molto pericoloso, forse troppo per le abitudini dei due agenti, abituati ad avere a che fare con delle mezze tacche.
War on everyone è una crime comedy schizzatissima, un fiume in piena che non risparmia nessuno.
Parte con la marcia ingranata, è inserita direttamente la quinta, rendendo cristallina la sua identità filmica, con i nostri che si presentano travolgendo un mimo, giusto per capire la sua reazione una volta investito.
È solo l’inizio, in un breve lasso temporale, vengono prese di mira le minoranze, ma anche la polizia, le razze così come le diverse nazionalità, senza trascurare l’aspetto fisico, facendosi spregio di qualunque particolare capiti a tiro.
Insomma, spara nella folla con veemenza senza portare in salvo nessuno, all’insegna di un meccanismo elementare che, sempre se non ci si sente urtati da cotanto livore comico, funziona a pieno regime.
Anche nelle scene action, a dire la verità giusto un paio sono abbastanza elaborate (una però è proprio pazzesca), John Michael McDonagh mostra ottime capacità di composizione, semmai i problemi sorgono con il passare dei minuti.
Infatti, quando bisogna serrare i ranghi, l’intreccio mostra tutti i suoi limiti, ma anche successivamente, il che è decisamente più grave, la chiusura non riesce a riprendere il ritmo comico che invece contraddistingue la prima ora abbondante.
Invece, Alexander Skarsgard e Michael Pena funzionano senza intoppi, con due personaggi esplosivi mentre la colonna sonora è combinata in maniera eccentrica, con classici pezzi spacca pista ma anche alcune scelte come minimo curiose; tra quest’ultime, spicca Non è niente di Catherine Spaak (chissà da dove diavolo l’hanno pescata).
Tutti elementi che fanno di War on everyone una variazione del buddy movie virata oltre ogni eccesso, con scorrettezze assortite e un’aggiunta di non sense, soprattutto nella trasferta islandese, per una commedia d’assalto realizzata in libertà, di usi e costumi, che si beve tutta d’un fiato senza che riesca a respirare.
Uno spasso, seppur le ambizioni siano alquanto limitate.
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