Regia di Valerio Zurlini vedi scheda film
Il corto dimenticato di un futuro grande regista Valerio Zurlini un regista garbato e capace di girare film di una bellezza e sensibilità unica e rara.
La stazione Italia 1952 la trama: Non c'è una trama vera e propria del corto che vuole essere solamente la rappresentazione agli occhi di uno spettatore della vita che si svolge all'interno della appena inaugurata Stazione Termini di Roma che agli inizi degli anni cinquanta, quando l'Italia, dopo le rovine lasciate dalla seconda guerra mondiale, era nella fase della ricostruzione. La stazione nelle sue moderne linee architettoniche rappresentava la rinascita ad una vita nuova, di una nuova realtà’ italiana, che fu oggetto di narrazioni cinematografiche, letterarie ed anche teatrali. La recensione:”La stazione” cinema verità allo stato puro e creatore di uno stile nuovissimo dal sapore neorealista estremamente sincero e filmato con passione e cuore in modo molto emozionante. Dicono le cronache d’epoca che il corto fu girato in un mese, semore alle prime luci dell’alba ed è sorprendente, per come riesce la mdp a cogliere aspetti intimi in modo semplice, quasi una candid camera dell’anima. Scene di povera gente stanca e dormiente nelle fetide sale di aspetto della terza classe, reperto d’epoca, ora non esistono più. Gente del sud d’Italia in attesa del treno per trasportarli al nord nel viaggio della speranza alla ricerca di un possibile lavoro dignitoso e salvifico. La stazione Termini appena inaugurata appare in tutta la sua grandezza e maestosità ed è bellissima nuova fiammante e costruita con senso logico. La mdp ha filmato la realtà senza finzioni ed inganni, attenta testimone della semplicità, della dignitosa povertà e fierezza di persone umili certamente, ma che ci rimangono impressi nei volti spauriti, nelle scene di massa. Oggi non siamo più così, il progresso ha cambiato i tutto, ma ci dobbiamo sempre ricordare delle persone che con i loro immani sacrifici hanno permesso di ricostruire una nazione migliore e vedendo a cuore aperto “La stazione” rimaniamo colpiti ed emozionati di quello che eravamo e di dove siamo riusciti ad arrivare.Valerio Zurlini l’autore di questo magnifico corto giro’ pochi film nella sua carriera, ma sono tutti capolavori fino all’ultimo splendido “Il deserto dei tartari” del 1976 e mi onoro da appassionato di cinema di averli “vissuti” tutti. Casa di produzione Edelweiss Fotografia di Pier Ludovico Pavoni Musiche di Angelo Francesco Lavagnino
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