Regia di Carlo Lizzani vedi scheda film
La cronaca nera assurge a soggetto cinematografico.Quasi un instant movie questo di Lizzani.A distanza di qualche mese da quandfo sono accaduti i fatti si racconta una banda di rapinatori specializzata in cosiddette triplette(rapinare tre banche per volta) fino a che dopo un ultima rapina ci scappa il sangue,vengono inseguiti dalla polizia e il capo arrestato assiem agli altri.Pur se sembra tratto da fatti veri probabilmente il tutto è stravolto per esigenze romanzesche.Quello che colpisce di questo film è la struttura:è praticamente diviso in due tronconi.Nel primo si fanno interviste ad esponenti della criminalità,a gente comune per dare quasi uno sfondo sociologico alla narrazione,nella seconda parte si la ficition cinematografica prende decisamente il sopravvento,con le rapine e gli inseguimenti(l'ultimo è lunghissimo e spericolato,quasi un anticipazione di quello che sarà uno dei tratti distintivi del poliziottesco).A mio parere è nettamente migliore la seconda parte,le interviste e l'aspetto documentaristico che caratterizzano la prima non giovano al ritmo e al film.Sembra quasi di assistere a un telegiornale che si sofferma solo sulla cronaca.Volontè nella parte del borghese annoiato che si mette a capo della banda di rapinatori con accento torinese marcatissimo è bravissimo nello sfaccettare un personaggio piuttosto complesso,quasi maniacale nella sua volontà di divetare importante.Lizzani con una regia nervosa e molto debitrice di tanto action americano riesce a descrivere con buona mano un epoca confusa ,di grande turbamento sociale a metà tra gli impeti rivoluzionari di alcuni e l'indifferenza delle masse....A prima superficiale vista potrà apparire anche datato,in realtà è molto più attuale di quello che sembra....
nella seconda parte la regia si fa virtuosistica
un capolavoro il suo personaggio e il suo accento torinese
recitare non è il suo forte
nella parte del serissimo commissario.Parte per lui inconsueta
al suo standard
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