Regia di René Clair vedi scheda film
Amabile commedia degli equivoci sviluppata nel contenitore del fantastico cui Clair riesce a conferire viraggi sinistri e sepolcrali (la morte è attrice…) senza inficiarne leggerezza e smalto. Il ritmo è sostenuto e le continue, imprevedibili invenzioni di sceneggiatura fanno dimenticare allo spettatore di aver già sbirciato il finale in apertura: la partecipazione al rebus del narrato resta alta e briosa, fino alla chiusura concitata. Le raffinate (e compiaciute) soluzioni visive sostanziano l’incanto generale. Frizzante.
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