Regia di Ronald Neame vedi scheda film
Viene licenziato dalla CIA e, pentito, decide di prendersi qualche soddisfazione.
Proprio gradevole questa storia di spionaggio pervasa di lieve ironia, lieve umorismo e lieve cattiveria. Quest'ultima è diretta naturalmente verso la CIA. Il risultato sono molti sorrisi e risatine che non dovrebbero offendere nessuno, ma spingerlo se mai ad una sana autocritica. Lo spettatore qualunque, però, gongola quando ride in modo innocente di persone che si credono onnipotenti, messe in situazioni beffarde e paradossali.
Come tematica, secondo me possiamo parlare di un rifacimento umoristico di “I tre giorni del condor”, e dello stesso “Charly Varrick” con il medesimo protagonista.
Matthau è molto bravo e adatto alla parte (ma ci avrei visto anche Roger Moore) e con il suo volto sornione e ironico ha il distacco necessario per mettere a segno una vendetta che non contempla violenza e omicidi.
In generale, la pellicola è un felice esempio di film divertente, ma senza buffonate, senza buffoni, e senza quella comicità di grana grossa che impazza al giorno d'oggi.
Anche Herbert Lom, che purtroppo ricordiamo solo come l'antagonista dell'ispettore Clouseau, ci dà una buona e ironica interpretazione della spia sovietica.
L'ho pizzicato sulla rete franco-tedesca Arte, ma dagli schermi italiani è assente da anni. Sarebbe proprio il caso di tirarlo fuori dalla naftalina.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta